Juan Flores Calderon: MVP a diciotto anni

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Juan Flores Calderon alla ricezione contro i Guelfi - ph. Dario Fumagalli

Cosa significhi, a diciotto anni, essere nominato MVP della partita più importante della stagione regolare è cosa impossibile da riassumere in termini di emozioni. Juan Flores Calderon, ennesimo talento esploso prima nelle giovanili e poi in prima squadra, incarna la migliore tradizione blue navy, ma, soprattutto, affascina per la serietà e la semplicità che riesce a mettere in ogni gesto, ricezione o calcio addizionale che sia. Contro i Guelfi il ricevitore che porta la maglia numero ottantuno ha incantato, realizzando ventisei punti riassumibili in tre touchdown e otto trasformazioni al piede, rasentando il limite della perfezione.

La batteria di ricevitori blue navy – ph. Dario Fumagalli

A lui abbiamo chiesto di raccontarsi: ”Ho conosciuto i Seamen grazie a mio fratello e, come spesso accade nella vita, molto nella mia attuale carriera sportiva, è stato affidato alla casualità. Giocavo a rugby, in Spagna, quando la famiglia si trasferì a Milano, nel 2017, e fu proprio mio fratello, dopo aver fatto il primo allenamento al Vigorelli, che mi consigliò di fare l’esperienza con il football americano. All’inizio sono stato schierato in difesa, ma successivamente, grazie a coach Marco Polizzi, cui vanno i ringraziamenti per la fiducia che ha sempre riposto in me, sono stato spostato nella posizione di ricevitore. Da quel momento sono state solo soddisfazioni con l’apice rappresentato dal bowl under 16, disputato e vinto in una giornata che resta scolpita nella memoria. Oltre a Marco Polizzi, devo molto a Paolo e Marco Mutti che mi hanno dato l’opportunità, nel 2021, di passare in prima squadra dove ho trovato un’organizzazione incredibile e compagni che mi hanno accolto come fossi stato con loro da sempre. In più ho avuto la fortuna di conoscere l’assistant coach dei ricevitori Ruben Fioriti che mi ha aiutato tantissimo e col quale si è creato un legame particolare, visto che lui è di origini argentine e io spagnole. Non a caso, in suo onore, ho scelto il numero ottantuno di maglia. Il futuro? Sogno di studiare a Milano e di continuare a togliermi soddisfazioni con questa maglia che ormai sento come una seconda pelle.”

Ufficio Stampa Seamen Milano

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