I Carpanelli Warriors alla prova del nove

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Domenica alle 14:30 in quel di Azzano San Paolo (BG), i guerrieri sono chiamati ad una prova dal “non ritorno”. Contro i Lions, formazione storica di questa disciplina, i Blue hanno un solo risultato sul quale poter contare. Non lo diciamo per scaramanzia ma è ben chiaro a tutti quello che i ragazzi di Coach Longhi saranno chiamati a fare domenica. Non esiste alcun risultato utile se non porterà punti in classifica.

La crescita del livello di gioco è continua e le ultime uscite guerriere ne sono la dimostrazione, ma non bisogna scordare che di fronte ci sarà un team che, pur avendo anche lui quasi abbandonato le possibilità di una post season, ha certamente tutta la voglia e le carte in regola per non risultare l’ultimo della classifica della Division I°.
I Lions non rappresentano solo una tradizione, ma sono una formazione che, come i Carpanelli Warriors, ha puntato sul QB italiano dando spazio a molti giovani che significano il futuro della società. L’attesa è tanta da ambo le parti perchè l’errore di domenica potrebbe essere pagato a duro prezzo.

I guerrieri, forti di un running game potenziato dal trio Flanders, Cira e Corazza e con Berezan sempre pronto ad essere utilizzato in questo ruolo, sanno di aver una trazione centrale importante, ma non si possono dimenticare degli spazi profondi ed aperti utilizzati dai receivers che hanno buone mani e notevole velocità. I due italians QB avranno diverse opzioni da scegliere, ma proprio per questo devono essere, ancora di più, i veri registi dell’intero reparto.

La difesa, orfana di Tanner Gaskill-Cadwallader, rientrato prematuramente in Canada per un infortunio muscolare che lo avrebbe tenuto fuori dai giochi per alcuni mesi, può contare sul compatto gruppo di giovani italiani e sull’oriundo Sargeni per cercare di rendere la vita più difficile agli orobici.

“L’obiettivo iniziale era quello di garantirsi la salvezza in questo nostro rientro nella massima serie – dicono in società – poi, analizzando le potenzialità dei nostri atleti e il pedigree dei ragazzi stranieri, non nascondiamo che ci siamo fatti trasportare dall’entusiaismo di poter addirittura agguantare uno dei sei posti necessari per giocarci anche i playoff. La sfortuna ci ha messo una grandissima mano, ma anche noi abbiamo commesso qualche errore di troppo. Così ora siamo ritornati sui passi iniziali, con la chiara consapevolezza di valere questo ruolo.

Dagli errori dobbiamo comunque apprendere qualcosa per il futuro, ma è proprio il livello del nostro futuro che determinerà le azioni da intraprendere. Ribadiamo che siamo ritornati dove siamo sicuri di poterci stare, ma lo dobbiamo dimostrare con i fatti e non solo a parole. Ed i fatti passeranno dalle prossime due partite (Bergamo e Torino) e sarà lì che tutti noi ci giochiamo la faccia”.

Ufficio Comunicazione Carpanelli Warriors Bologna

Foto Giulio Busi

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