Skorpions: il paradiso non può attendere

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ph.credits CINZIA ROGANTI

Il paradiso, alle volte, può avere l’aspetto di un primo posto solitario nel massimo torneo, un risultato sognato per un quarantennio e centrato in una giornata da incorniciare, contro un avversario di grande qualità.

Al di là del risultato del campo, a vincere ieri al Franco Ossola è stato il pubblico, partendo dalla entusiasta rappresentanza delle scuole primarie dell’istituto comprensivo di Gavirate, cui va il nostro più sentito ringraziamento, per concludere con la folta schiera di tifosi dei Dolphins, un esempio di passione e sportività.

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Al centro della scena la “Skorpions nation” che non ha smesso per un secondo d’incitare i propri beniamini, lasciandosi poi andare, a fine gara, sulle note di “Hey! Baby”. La cronaca della partita, terminata con l’eloquente punteggio di 21 a 20 per i padroni di casa, a rimarcare l’estremo equilibrio, si apre con la segnatura di Ancona, a punti con un field goal. Le squadre si studiano in seguito a lungo prima che Matteo Rai, altra splendida scoperta di un roster in continua crescita, porti avanti i suoi con una bella ricezione.

I Dolphins, splendidamente condotti da Collin Di Galbo, ovviamente non ci stanno e trovano un altro field goal a ridosso della fine del primo tempo. Nel terzo quarto il leitmotiv della partita non cambia. Varese prova ad allungare con Maclaine Griffin, Ancona risponde con due mete che spostano l’ago della bilancia in suo favore (14-20).

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A mancare ai marchigiani sono i due punti della trasformazione del secondo touchdown, ricezione mancata per un’inezia, che alla fine peseranno come un macigno nell’economia della gara. Il finale ha poi, come spesso accade, i contorni di un film con gli Skorpions a trovare il pareggio con il secondo sigillo dei fratelli Griffin. A decidere le sorti del match è il piede di Stefano Granelli, una sentenza sulle trasformazioni.

I Dolphins tentano un’ultima, coraggiosa reazione, da squadra abituata a non mollare mai, ma il lancio sul profondo al quarto down si spegne sull’erba dell’Ossola. Poi c’è tempo solo per l’ennesima sgroppata di Davide Silvestri, monumentale anche la sua prestazione e per una chiusura di down affidata ai Griffin brothers prima che esploda la festa.

Skorpions Varese – Dolphins Ancona 21-20
(0-3, 7-3, 7-6, 7-8)

Ufficio Stampa Skorpions Varese

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