#1DIV 2018: Istruzioni per l’uso

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Squadra per squadra, l’analisi delle 10 protagoniste a poche ore dal via della stagione

di Dario Aviano

Sono trascorsi otto lunghi mesi dall’Italian Bowl di Vicenza, uno dei più belli ed appassionanti degli ultimi anni, e finalmente tutto è pronto per una nuova stagione del Campionato di Prima Divisione FIDAF. Dieci le squadre ai nastri di partenza, con la formula del girone unico che prevede sei squadre ai playoffs (le prime due direttamente in semifinale, le altre quattro al wild card game) ed una retrocessione.

La caccia ai Seamen Milano campioni uscenti è aperta, e come ogni anno i team hanno fatto il possibile per rinforzarsi acquisendo nuovi import, promuovendo giovani dal vivaio ed anche, tendenza in crescita negli ultimi anni, facendo un po’ di “mercato” nazionale, strappando cioè giocatori ad altre squadre.

Alcune squadre hanno cercato di mantenere continuità nell’organico, altre sono profondamente cambiate rispetto alla passata stagione: fare pronostici alla vigilia od analisi di quali possano essere le “tendenze” delle squadre è dunque pressoché impossibile senza averle viste all’opera in almeno un paio di partite.

In ogni caso farsi un’idea di cosa aspettarsi dal Campionato è più che lecito, e quindi, in attesa di vedere le partite ed iniziare a prendere appunti “tecnici” per capire quali potranno essere le chiavi nei vari scontri di Campionato, ho pensato di fare una piccola analisi dei vari team, dando le mie prime impressioni su che tipo di campionato potranno andare a disputare…

SEAMEN MILANO

IMPORT: Xavier Mitchell WR – Luke Zahradka QB – Paul Morant S

HEAD COACH: Michael Wood

I Campioni uscenti hanno impostato la loro offseason sulla ricerca di conferme più che di novità, scelta più che lecita visti I risultati della scorsa stagione. I Seamen avrebbero voluto riconfermare in blocco i tre import, ma non sono riusciti a tenere il forte wide reciever Joe Horn, che ha declinato l’offerta. Al suo posto Xavier Mitchell, proveniente dall’Università di Kentucky Wesleyan, che sulla carta non dovrebbe far rimpiangere il predecessore, almeno a giudicare dalle sue statistiche conseguite in German Football League l’anno scorso. In ogni caso le conferme di Zahradaka e Morant valgono molto: i Seamen potranno mantenere lo stesso tipo di gioco della passata stagione, e possibilmente fare ancora meglio. Sul fronte italiano i rinforzi più importanti sono arrivati in difesa: Roman Vikhnin, linebacker di proprietà dei Dolphins Ancona e proveniente dai “cugini” Rhinos, andrà a rinforzare un pacchetto che conterà anche sul ritorno di Marco Aletti e Andrea Zini. Dal sempre florido vivaio arrivano altri elementi che potranno dare ulteriore profondità alla depth chart dei blue navy. Già titolari di uno dei roster italiani più forti dello stivale i Seamen sembrano ulteriormente rinforzati: senza dubbio saranno la squadra da battere.

RHINOS MILANO

IMPORT: Kevin Ellison QB – Stefano Napolitano LB/FB – Matt Conroy LB

HEAD COACH: Roberto D’Ambrosio

Quella appena conclusa non sarà certamente ricordata come una delle migliori offseason della storia per i Rhinos: dopo la sconfitta nel derby di finale è sopraggiunta una difficile fase a livello dirigenziale, che ha portato ad un cambiamento nei vertici e a numerose perdite in termini di roster. Sono finiti i tempi di TJ Pryor e Ricciardulli, capaci di riportare il titolo in casa nero-arancio dopo molti anni di digiuno: quest anno l’attacco sarà affidato a Kevin Ellison, quarterback proveniente dall’Università di Prima Divisione NCAA di Georgia Southern. Sulla carta Ellison dovrebbe avere le stesse caratteristiche di Pryor, aggiungendo una buona capacità di correre a quella di lanciare: probabile che la scelta del neo head coach D’Ambrosio sia stata dettata dalla volontà di continuare la strada intrapresa da Ault. A dar man forte ad Ellison in attacco nel ruolo di fullback sarà l’oriundo Stefano Napolitano, impiegabile anche in difesa nel ruolo di linebacker. Come terzo import i Rhinos si affidano a Matt Conroy, già in Italia l’anno scorso con la maglia dei Giaguari Torino, con i quali ha disputato un’ottima stagione: una garanzia. Dicevamo delle molte perdite sul fronte italiani: sono per citarne alcune non saranno più in nero arancio il wide reciever Tommaso Finadri, tornato a Parma, l’offensive lineman Alessandro Vergani, che tenta l’avventura in Germania, il defensive back Giuseppe Della Vecchia approdato ai Giants Bolzano e il defensive end Andrea Mirenda, tornato a Bologna. Sulla carta dunque i Rhinos appaiono ridimensionati rispetto alle ultime due stagioni, ma sono comunque curioso di vederli all’opera: resta ancora parecchio talento a disposizione dei meneghini, e se i nuovi import si dimostreranno all’altezza potrebbero ancora dire la loro.

PANTHERS PARMA

IMPORT: Kris Duhram WR – Brett McMakin LB

Head coach: Andrew Papoccia

I Panthers Parma avrebbero dovuto vivere una stagione di transizione nel 2017, una delle poche degli ultimi anni in cui non comparivano tra le favorite al titolo ad inizio stagione. Alcuni giocatori dall’elevato peso specifico erano infatti per vari motivi assenti, ma i ducali hanno dimostrato che quando le basi di una franchigia sono solide tutto è possibile: i ragazzi di coach Papoccia hanno così centrato l’ennesima semifinale arrendendosi solo agli evenutali campioni dei Seamen, tra l’altro perdendo di misura. Il 2018, pur segnando l’addio dello storico presidente Ivano Tira, comincia con delle premesse ben più rosee di quelle della passata stagione: i Panthers ritrovano infatti quasi tutti i “figliol prodighi”, come il wide reciever Tommaso Finadri, e rimpolpano ulteriormente il già competitivo roster con alcuni arrivi d’eccellenza da altre squadre, tra cui spiccano su tutti il linebacker Alex Erioldi ed il CB Junior De Jesus da Bolzano. La difesa risulta ulteriormente rinforzata anche dal ritorno di Francesco Diaferia, cornerback di qualità rimasto al palo nel 2017 per motivi di salute.  Sul fronte import i Panthers, una delle poche squadre a puntare su un quarterback italiano (il nazionale Tommaso Monardi), confermano il wide reciever ex NFL Kris Duhram, dal quale ci si aspetta quest’anno qualcosa in più, dopo aver saputo dei molti problemi fisici con i quali è sceso in campo nel 2017. In difesa si punta su un linebacker, Brett McMakin, proveniente da una delle corazzate a livello di Seconda Divisione NCAA: l’Università di Nothern Iowa.

I Panthers ripartono con rinnovata fiducia, un roster completo e una difesa super: a mio avviso saranno loro gli “anti-Seamen” numero uno!

GIANTS BOLZANO

IMPORT: John Brown QB – Mark Simone WR – Dejvion Steward S

Head Coach: Argeo Tisma

La “Tisma” band si presenta ai blocchi di partenza seguendo il solito canovaccio: squadra sempre competitiva, ma che pesca un po’ da tutto lo stivale, oltre che dagli import, per rimpolpare un organico che di suo non sarebbe sufficiente. La finale raggiunta due anni fa e la semifinale dello scorso anno dànno comunque ragione agli altoatesini, che saranno ancora una volta la mina vagante del campionato. Il quarterback per il 2018 sarà John Brown, proveniente da Glendale Community College in Arizona, che si va ad aggiungere alla lista dei “dual threat” che sembrano andare sempre più di moda in Italia. In attacco vedremo all’opera anche Mark Simone, wide reciever oriundo già ai Giants la scorsa stagione e che può vantare alcune presenze anche nel Blue Team, mentre nel reparto difensivo la scelta è caduta su Dejvion Steward, da Tiffin University, giovane dal potenziale atletico smisurato che i Giants potrebbero utilizzare anche in attacco in situazioni particolare, come già fatto in passato con altri import.

Tra i nuovi atleti italiani alla corte di Tisma spicca il nome di Giuseppe Della Vecchia, cornerback proveniente dai Rhinos Milano che si è consacrato nelle ultime stagioni tra i migliori del panorama. Infine diversi giocatori sono giunti da Bergamo, a rinforzare entrambi i reparti. E’ davvero difficile fare dei pronostici sui Giants, ma sulla fiducia mi aspetto che in qualche maniera, alla fine, arrivino comunque tra le prime quattro.

LIONS BERGAMO

IMPORT: Cory Soto QB – Kaulana Waalani Arroyo DB/RB – Wilson Ferretti OL/DL

Head Coach: Adam Rita

I Lions Bergamo sono stati una delle sorprese della passata stagione, in cui hanno centrato I playoffs dopo aver dovuto giocare il  playout in quella persona precedente.

Continua la “linea verde” per il confermato coach Adam Rita, che si affiderà ai numerosi talenti prodotti dal vivaio nero oro per provare a ripetersi, con un’ulteriore scommessa: nel fondamentale ruolo di quarterback infatti gli orobici puntano su Andrea Fimiani, giovane molto promettente che ha fatto vedere ottime cose in Seconda Divisione con i Blue Storms Busto Arsizio. In verità è stato ingaggiato come import anche Cory Soto, da Lamar University, ma nelle intenzioni del coaching staff bergamasco quest’ultimo dovrebbe ricoprire più ruoli, sia in attacco che in difesa: probabile una staffetta con Fimiani in cabina di regia, più l’utilizzo di Soto come wide reciever o defensive back. La dote della duttilità è evidentemente un must nella ricerca dei giocatori stranieri per coach Rita, che ha scelto per la difesa Kaulana Waalani, giocatore proveniente dalle isole Hawaii che sarà schierato come defensive back, ma viene listato anche come runningback. Nel doppio ruolo di offensive e defensive lineman invece sbarca a Bergamo Wilson Ferretti, oriundo con alle spalle un’esperienza anche nei Seamen Milano. Mi piace l’attenzione che i Lions pongono nella crescita dei giovani, ma la mia sensazione è che sarà dura ripetere l’impresa dell’anno scorso: probabilmente l’esito del doppio scontro diretto con i Giaguari Torino, squadra con ambizioni di playoffs come i Lions, sarà l’ago della bilancia che determinerà le fortune o sfortune degli orobici.

GIAGUARI TORINO

IMPORT: Chase Venuto QB – Fabiano Hale RB – Brian Michitti DB

Head Coach: Jason Venuto

Come i Lions, i Giaguari Torino hanno fatto ritorno ai playoffs nella passata stagione per la prima volta dal loro ritorno nella massima serie, e vogliono ulteriormente alzare l’asticella delle aspettative per il 2018. Non si può dare torto ai piemontesi, che sono riusciti a centrare la post season nonostante le sfortune che hanno avuto con gli import: i torinesi hanno infatti perso il quarterback Jordan Paul dopo una sola giornata di campionato ed hanno dovuto fare a meno più avanti anche del forte runningback oriundo Lou Cotrone.

Forse memori dell’esperienza i Giaguari faranno affidamento su un paio di import di comprovata esperienza: in attacco è arrivato infatti Chase Venuto, quarterback proveniente dagli UTA Pesaro, e in difesa Brian MIchitti, oriundo dalla pluriennale esperienza in Europa l’anno scorso ai Marines Lazio. A completare il quadro stranieri Fabiano Hale, runningback appena laureatosi a California Bekeley, prestigiosa Università di Prima Divisione NCAA.

Tra gli addetti ai lavori c’è scetticismo sulle scelte dei torinesi, soprattutto per quanto riguarda Chase Venuto, che a Pesaro  non ha impressionato, ma i Giaguari contano molto sul lavoro che su di lui saprà fare il nuovo head coach della squadra, il padre Jason, che vanta esperienze anche a livello NFL. La novità più grande nel roster dei torinesi riguarda però gli italiani: dopo la vittoria nell’ultimo SilverBowl infatti i BlackBills Piemonte hanno rinunciato all’iscrizione al campionato, e molti dei loro giocatori sono passati in giallonero. Su tutti Matteo Zucco, MVP della finale di Seconda Divisione e autentico trascinatore della squadra.

Se coach Venuto sarà in grado di creare le giuste alchimie, io credo che i Giaguari possano essere la sorpresa di quest’anno: i playoffs non sono un miraggio, e magari anche qualcosa in più…

DOLPHINS ANCONA

IMPORT: Josh Dean QB – Fellonte Misher DB – Nicholas Suppa LB/RB

HEAD COACH: Roberto Rotelli

I Dolphins Ancona, pur non qualificandosi ai playoffs, nella passata stagione sono risultati la migliore squadra dell’ex Girone Sud di Prima Divisione, puntando soprattutto sul gioco offensivo, in cui la fase “aerea” ha fatto da padrone.

Avendo ottimi wide reciever a disposizione credo che la tendenza di quest anno sarà la medesima. A guidare l’attacco dorico però non sarà più Ryan Kasdorf, bensì Josh Dean, quarterback da Williamette University al quarto anno di esperienza europea. Dopo un anno in Germania Dean ha guidato con successo gli svizzeri dei Calanda Broncos, e coach Rotelli ha per lui grandi aspettative. Altro import non nuovo ai palcoscenici europei è l’oriundo Nicholas Suppa, pluridecorato in Germania con gli Schwabisch Hall Uinicrons. Il suo ruolo principale sarà quello di linebacker, nel cuore della difesa dei Dolphins, ma non è esclusa la sua partecipazione in attacco come runningback, soprattutto nel caso in cui i marchigiani dovessero avere fatica a muovere l’ovale via terra.

Completa il quadro import Fellonte Misher, safety proveniente da un’altra università di Prima Divisione, quella di Old Dominion. Il pedigree fa ben sperare: migliorare la resa del reparto difensivo è fondamentale per i Dolphins, che in passato sono stati protagonisti di autentici “shoot out”, partite in cui hanno segnato ma anche subito tanti punti, e il mix Suppa/MIsher può dare le giuste garanzie di successo. I Dolphins Ancona sono una franchigia molto organizzata, ma dal mio punto di vista ancora incompleta per ambire a traguardi importanti: i dorici non lasceranno comunque nulla al caso, e pensando ad una partita alla volta non è escluso che sul finale di stagione possano essere nella bagarre palyoffs.

DUCKS LAZIO

IMPORT: Hans Fortune QB – Mike Gentili RB – Herbert Gamboa DB

Head Coach: Bart Iaccarino

Il record di tre vittorie e sette sconfitte della passata stagione ha lasciato l’amaro in bocca ai Marines Lazio, partiti con ben altre ambizioni. Peggio ancora ha fatto l’altro team romano, i Grizzlies, che ha chiuso la regular season senza vittorie retrocedendo in Seconda Divisione. La volontà di crescere e di riportare in alto il football a Roma ha fatto sì che le due realtà capitoline si siano incontrate per discutere un progetto di unione, che ha portato alla nascita dei Ducks Lazio: una sola squadra in Prima Divisione, che raccoglie le eccellenze di entrambi i team. La “campagna acquisti” dei Ducks non è però iniziata sotto la migliore stella: l’import scelto per guidare la squadra, infatti, il quarterback Gardner, si è infortunato subito, costringendo i romani a trovare un Piano B. Sarà Hans Fortune, da Puget Sound University a chiamare i giochi nell’huddle: l’ultimo acquisto ha dovuto accelerare l’inserimento in squadra, per entrare a tempo di record negli automatismi dell’head coach Bart Iaccarino. A dare una mano a Fortune in attacco ci penserà Mike Gentili, runningback oriundo, in grado di giocare anche nel ruolo di ricevitore. Gentili, proveniente dall’Università di Bridgewater State, potrà anche essere impiegato in difesa, nel ruolo di linebacker. L’ultimo import 2018 dei Ducks è Herbert Gamboa, in arrivo da Montana University. Le misure ed il curriculum di Gamboa suggeriscono che non sarà la “classica” free safety, ruolo preferito dalle squadre italiane per gli import, ma credo che sarà piuttosto impiegato come strong safety  o linebacker: con la presenza di due import più giocatori di livello come Giacomo Insom nel front seven sembra chiaro l’intento dei Ducks di giocare una difesa molto aggressiva. Sono molto curioso di vederli all’opera: l’unione di Marines e Grizzlies dovrebbe portare una provvidenziale infusione di talento nella squadra della Capitale, e la presenza di un import nel ruolo di runningback mi fa pensare che forse si possa arrivare ad un equilibrio offensivo tra lanci e corse che mancava nelle passate stagioni e che era a mio avviso uno dei limiti maggiori degli allora Marines.

UTA PESARO

IMPORT: Alex Germany QB / S – Tyren Quinn S 

Head Coach: Giorgio Gerbaldi

Nel 2017 gli UTA Pesaro hanno centrato l’obiettivo: conseguire la salvezza al loro primo campionato (raro caso di vincitrice della Seconda Divisione che ha esercitato il diritto di promozione). Seppur conseguendo due sole vittorie gli UTA hanno mostrato a tratti un buon football, soprattutto in difesa, mettendo in difficoltà squadre sulla carta ben più quotate di loro. Ovviamente l’obiettivo del 2018 è cercare di fare ulteriori passi avanti, anche se la concorrenza è sempre più spietata, e ci sarà da lottare duramente “ogni maledetta domenica”… L’autunno pesarese è stato un po’ caotico: dopo aver annunciato il prestigioso ingaggio di Alex Germany, autore di più stagioni ad altissimo livello con i Giants Bolzano nel ruolo di safety e del quarterback TJ Richardson, gli UTA hanno fatto marcia indietro, tagliando Richardson ed annunciando la firma di Tyren Quinn, safety proveniente dall’università del Kentucky, programma di Prima Divisione NCAA. Dal comunicato sul sito della squadra si evince che il motivo del ripensamento è dovuto alla necessità di rinforzare la difesa, e dal momento che Germany può ricoprire anche il ruolo di quarterback si è pensato al cambiamento. Non si esclude comunque che anche quest’anno l’italianissimo Aldo Fiordoro possa guidare l’attacco pesarese, anche fosse solo part-time, così come fece l’anno scorso in vece di Chase Venuto. Alcune buone individualità nel roster, come quelle di Matteo Spada e Gerardo Frazzetto in attacco, così come Luca Tassinari e Jacopo Cortesia in difesa fanno degli UTA una squadra da prendere con le molle, anche se dovendo scegliere sono a mio parere tra i maggiori indiziati per essere coinvolti nella lotta salvezza.

GUELFI FIRENZE

IMPORT: Anthony Dawson QB – Mike Vannucci WR – Nicholas Holson DB

Head Coach: Brett Morgan

Nel 2017 i Guelfi hanno conseguito solo due vittorie in regular season, ma ho avuto la sensazione che con un po’ più di fortuna e qualche errore in meno avrebbero anche potuto raddoppiare il bottino: a dispetto dello score finale i gigliati sono squadra molto competitiva, e sono certo che nel 2018 si giocheranno tutte le carte a loro disposizione per scalare le posizioni in classifica. Il nuovo head coach Brett Morgan entra a far parte di un gruppo ben affiatato: nelle intenzioni della dirigenza la sua maggiore esperienza potrà far fare alla squadra il salto di qualità sfumato nella passata stagione. Le chiavi dell’attacco dei Guelfi saranno affidate ad Anthony Dawson, quarterback proveniente da Houston Baptist University: la squadra toscana dispone storicamente di un ottimo pacchetto di ricevitori, e se Dawson si dimostrerà all’altezza se ne vedranno delle belle. Confermato l’oriundo Mike Vannucci, wide reciever di talento e dotato di atletismo sopra la media: sarà lui il principale terminale dei lanci di Dawson.

In difesa spazio a Nicholas Holson, safety da Concordia University. Le dichiarazioni entusiastiche su di lui rilasciate Morgan durante la preseason fanno ben sperare i tifosi toscani. Sul fronte italiani i Guelfi hanno pescato in terza divisione: nel 2018 vestiranno la divisa viola diversi giocatori provenienti dagli Steelers Terni e dai White Tigers Massa. Come detto, la mia impressione è quella che i Guelfi siano un team in bilico tra paradiso ed inferno: in questo senso sarà molto importante l’avvio di campionato, che tra l’altro propone per i gigliati partite non proibitive. Una mini striscia positiva o negativa potrebbe indicare quale delle sue strade potranno intraprendere.

 

Dario Aviano

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