I ragazzi di coach Capata battono i Grizzlies 30 a 20
Nella Storia di ogni Team, in ogni grande Storia ci sono periodi in cui un ciclo finisce e atleti di elevata caratura lasciano o solo passano di categoria. E’ il fisiologico ricambio che muove le cose della vita e dello sport. A chi resta in campo e sulla sideline, agli innesti di generazioni nuove che coraggiosamente inaugurano una nuova categoria…il compito impegnativo di mantenere intatta la Gloria di una maglia, di custodire l’Onore di una Squadra, di preservare qualcosa che lo score di un tabellone non contiene ne descriverà mai.
La stagione dei Marines u19 allenati da Coach LEONE dopo le prime prestazioni sembrava rischiare una caduta a capofitto verso l’oblio di una mediocrità annunciata. Dopo anni e anni di perfect regular Seasons, imbattuti in casa e fuori, decine di partite vinte per distacco, centinaia di drives e punti macinati tra gli applausi, le ombre lunghe di un cambio generazionale incombente avevano quest’anno oscurato il volo alto delle nostre giovani aquile.
Una vittoria basata su un “one man show” complice anche una secondaria Pugliese sospetta avevano regalato la prima illusoria larga vittoria nell’ esordio in campionato.
E’ seguita poi una sconfitta cocente e netta contro i pari categorie della Legio XIII maturata senza combattere, con la supponenza vacua di chi crede di poter vivere della rendita di un passato di gloria, incassata senza ribellarsi, una sconfitta senza Onore.
La Gloria non è una rendita di cui usufruire ma un impegno che si prende con la propria Storia. Relativa è stata poi la prestazione corsara e vittoriosa della scorsa settimana contro gli inesperti Krakens, utile però a lenire le ferite del morale e apportare i primi correttivi tattici ad un playbook apparso meritevole di implementazioni e maggior qualità di esecuzione da parte dei suoi interpreti.
Domenica 12.11.2017 al termine di questo accidentato e sofferto percorso Marines, il tabellone prevedeva IL DERBY per antonomasia, MARINES- GRIZZLIES. A dispetto della recente fusione virtuosa delle 2 compagini nel Lazio Team che esordirà a ranghi unificati nella IFL del 2018, la rivalità tra le due opposte tifoserie e tra i giovani delle due compagini si è rimasta accesissima.
In gioco come sempre il predominio sportivo della palla lunga un piede su Roma.
I Bianco Arancio Grizzlies fieri di una storia antica e gloriosa che dagli anni 80 e dal patrocinio di Pietrangeli li ha sempre visti protagonisti di questo sport, I Lazio Marines che con una crescita impetuosa e virtuosa, fatta di cura dei dettagli e del settore giovanile, hanno progressivamente imposto la loro forza e la leadership nella massima serie così come nei settori giovanili.
Continue e spesso larghe nel punteggio le vittorie Marines nei Derby capitolini degli ultimi anni. Forti di elementi di rilevanza nazionale presenti nei diversi ruoli di attacco e di difesa le aquile Marines sono state per 3 anni assolutamente “ingiocabili” alle latitudini del centro sud.
Ma il fisiologico ricambio ha portato via nelle ultime 2 stagioni elementi come il Qb di classe cristallina Giovanni Biancolella, gli illegali LB Vallini e Abera, l’insuperabile DE Simone Schirmo, il devastante LB Atta, I WR da scasso Giustino e Marenda e poi Abba e Umetelli volati negli USA a mietere consensi.
Grazie a loro e a molti altri sono arrivate stagioni entusiasmanti di Semifinali e Finali Nazionali. Ma quest’anno con un team più giovane e inesperto le cose appaiono diverse e i valori più bilanciati.
Questo Derby è divenuto così dal pronostico molto più incerto; una gara dai grandissimi significati tattici, tecnici, emotivi e dalla cruciale valenza per il futuro della stagione Marines.
Sarebbero riusciti i giovani e nuovi Marines U19 a scendere in campo finalmente con l’attitudine giusta? Sarebbero stati messi in pratica dal giovane Coaching TEAM quei correttivi tattici di cui necessitava l’attacco Laziale? Sarebbero stati efficaci contro una formazione dal comprovato spessore tecnico e allenati da un grande Coach (ex Marines)?
Sarebbero riusciti i Grizzlies galvanizzati da un buon inizio e dalle incertezze dei cugini alati a prevalere dopo numerosi tentativi facendo loro finalmente il DERBY di Roma?
Una sconfitta avrebbe portato il record Marines verso un clamoroso 2-2 compromettendo non solo le possibilità di vittoria del girone ma mettendo anche a rischio anche un sia pur deludente secondo posto rimandandolo allo spareggio con la Legio XIII nella partita di ritorno. C’è sempre un momento che detta un verdetto. Sempre una partita in una stagione che svela una verità. Alle ore 15, in viale Egeo 98 le risposte che servono le avrebbe scritte il campo.
Un cielo grigio e basso di nuvole generose bagnava di una pioggia sottile e persistente il manto erboso, la luce attenuata di un pomeriggio umido e uggioso accentuava l’atmosfera sospesa e densa di adrenalina che ha preceduto il kick off.
Molti gli ombrelli aperti su spalti quasi gremiti ed equamente suddivisi tra supporters delle due formazioni. Sulla sideline Grizzlies una pur ridotta schiera di atleti gridava petto in fuori la propria grinta ascoltando le ultime indicazioni di Coach Scoppetta.
Sulla sponda bianco azzurra dei Marines l’aria era elettrica con la sensazione netta che per nessuno ci fosse altro pensiero che il rettangolo verde, il prossimo drive e le parole dei Coach che motivavano alla battaglia sportiva incombente.
Strette di mano, un lancio di moneta. Palla agli Orsi, si parte. A dispetto delle avverse condi meteo i Grizzlies aprono il libro dei giochi mettendo la palla in aria. La difesa Marines appare preparata e feroce. Numerose le incursioni dei nostri difensori in pass rush sul Qb avversario. Incompleti, perdite di terreno fanno balbettare il drive degli Orsi finchè un punt mal sneppato nella zona di meta si trasforma in una sanguinosa Safety.
Marines avanti di 2 e palla all’attacco. Miglior inizio non poteva esserci.
Il tempo di appuntare sul telefonino le azioni e lo special team Marines combina un pasticcio colossale consegnando al kicking team dei Grizzlies una palla resa viva da precedente contatto. La palla torna agli Orsi. L’attacco di Coach Scoppetta nel suo secondo drive mostra un minimo di ritmo e avanza sul campo anche grazie agli scivolamenti in scramble oltre la linea di scrimmage del suo Qb. Proprio da una azione di questo tipo nasceva il td degli Orsi capitolini il cui Qb eludendo la pass rush laziale trovava un perfetto pass per il WR Carbone in td zone. Trasformazione da 2 fallita e Grizzlies avanti 6-2. Alla sua prima discesa in campo l’attacco Marines era ora chiamato a una reazione.
Un drive solido, ben eseguito ed efficace vede fissare la difesa avversaria con le corse del RB Purilli per poi perforare nel profondo con un td pass per il WR Benassi.
Trasformazione riuscita e finalmente con un calcio tra i pali. 9-6 e i Marines sono tornati a comandare. L’attacco bianco arancio al rientro in campo dopo 3 tentativi di lancio incompleti è costretto a un punt che innesca un nuovo drive marines. Dopo alcune corse di Purilli, permesse dall’ottimo lavoro delle linee d’attacco e una ricezione di Benassi che consente di risalire ulteriormente il campo, è l’esplosività e la velocità elusiva del Qb Mannato a trasformare uno snap difettoso e un gioco rotto in una progressione che porta al secondo Td. Meconi infallibile tra i pali porta il punteggio sul 16-6.
Il primo quarto si conclude con numerose penalità frutto del nervosismo serpeggiante tra gli atleti delle due squadre. Un punt per parte caratterizzano una fase dell’ incontro dominato dalle difese e con un Cappelletti sugli scudi autore di sack e numerose pass rush nel territorio Grizzlies.
All’inizio del 2° quarto con i Lazio Marines avanti di 16-6 e in possesso palla sulle 25 offensive, l’incontro sembrava in pieno controllo. Ma un Derby è un Derby e proprio quando gli orsi sembravano tramortiti dall’uno due Marines, ecco cambiare lo scenario: Una ottima lettura della difesa Grizzlies sul tentativo di scramble di Mannato sul suo fronte sinistro, fruttava un sack e un fumble provocato ricoperto e poi corso sino a poche yards dalla Td zone Marines. Dopo 2 tentativi di corsa bloccati i ragazzi di Coach Scoppetta trovano la via del td con un bel passaggio su traccia corta. Trasformazione da due riuscita e il 16-14 è servito. Signori e signori la partita è del tutto riaperta.
Chiunque conosca il football per averlo praticato o solo visto a lungo, sa che c’è un fattore impalpabile che fluisce tra le squadre e che spesso determina il risultato finale: si chiama INERZIA. Ecco dunque che a seguito del TD Orange a dispetto di un risultato ancora favorevole i Lazio Marines sembrano perdere l’inerzia dell’incontro.
Nonostante la difesa Laziale costringa al punt l’attacco Orange e successivamente metta a segno un sack e recuperi la palla, d’improvviso le corse di Purilli divengono inefficaci, le linee offensive incapace di aprire varchi, le tracce aeree fuori sincro e destinate a cadere incomplete. Numerosi falli fanno perdere yards e l’intera proposta offensiva così convincente nel 1° quarto diviene impalpabile.
L’attacco Grizzlies non ha maggiore efficacia ma a seguito di un punt profondo degli Orsi capitolini l’attacco Marines inizia il drive pericolosamente a ridosso della propra area di Td. Un sanguinoso intercetto lanciato da Mannato permette alla difesa Grizlies di segnare il td del sorpasso. Trasformazione da due fallita. Grizzlies al comando per 16-20 il contro sorpasso è sul tabellone. L’attacco Marines torna in campo ma nessuno suona la carica. Appare confuso negli interpreti e forse anche nella scelta di schemi che appaiono ora inefficaci sia sulle corse che nei lanci.
Mannato nn trova varchi per le sue tracce aeree e ha il merito di non forzare.
Purilli viene bloccato sulla linea di scrimmage. Il calcio di allontanamento diviene l’esito naturale dei drive Marines nel finale di tempo.
Gli Orsi sembrano pronti a mordere la giugulare dell’ Aquila, evidente la differente condizione emotiva in campo. Ma è proprio in questo finale di tempo convulso e decisivo che la Difesa Marines si erge a bastione.
Un passaggio deflettato sul profondo per il veloce WR Faccini viene seguito nei due successivi drive offensivi dei Grizzlies da 2 intercetti consecutivi operati dal DB Elisio (Luca) che permettono ai confusi Marines di chiudere il 1°tempo in svantaggio di soli 4 punti.
Il Terzo quarto si riapre in uno scenario di grande equilibrio e tensione sportiva, con un football poco spettacolare, fatto di esecuzioni approssimative da ambo le parti, dominato dalle difese, un vero Derby nel campo e sugli spalti con cori taglienti e qualche fallo personale di troppo. Sul fronte offensivo Marines Mannato, Purilli, Benassi, Monello, Meconi and Co. non riescono a muovere la palla. Corse per no gain, incompleti e qualche sack affondano nel fango di un giorno di pioggia il nostro attacco. L’attacco dei Grizzlies, estremamente pass oriented non trova del resto il minimo ritmo inanellando incompleti e due consecutivi 3 and out. E’ nel finale del terzo quarto che però probabilmente questo avvincente se non bel Derby si decide.
I Grizzlies per due drive offensivi hanno la palla all’interno della Red zone Marines e l’occasione di uccidere forse la partita allungando il vantaggio quando oramai si era alle porte del quarto finale. La difesa marines ancora una volta però blocca lo sforzo degli orsi giunti sino alla 1y dal TD. Un 4° tentativo e incompleto spegne le velleità Grizzlies e introduce al quarto finale.
Cori di incitamento dagli spalti e dalle opposte sidelines sostengono le opposte schiere.
L’attacco Marines in questo finale è chiamato a recuperare solo 4 punti ma 4 punti sembrano non rimontabili da un team offensivo che di fatto è in confusione dalla metà del primo tempo. Una sequenza incessante di punt ha caratterizzato i drive Marines del 2° e 3°quarto e solo grazie agli inteRcetti, ai sack e ai fumble recuperati dalla difesa il risultato è ancora in bilico.
Poi in un tentativo qualunque di un ennesimo drive opaco Eugenio Mannato pompa il braccio per lanciare una traccia che non c’e’, corre sul lato alla ricerca di uno spiraglio, uno, due passi avanti e poi decide, si incunea tra le linee, elude mani che lo cercano, taglia il campo con una accelerazione folgorante, le urla salgono di decibel, i metri dalla linea di td avversaria si erodono, si consumano, si annullano. Le ombre si dissolvono, Mannato ha segnato. Un calcio tra i pali e I MARINES sono ancora una volta avanti 23-20 . I Grizzlies sono alle corde ma c’e’ tempo per recuperare.
L’ispiratissimo DB Luca Elisio recupera e ritorna però il loro Punt regalando una ottima posizione all’ attacco Marines. Un drive in puro stile power football dei Laziali consuma tempo e yards grazie alle corse centrali. Guidati da un instancabile e stoico Purilli (mai protetto da altri RB) i Marines corrono ripetutamente al centro della difesa degli Orsi fino a sfondarne la resistenza e solcare con il RB Laziale una volta ancora la loro td zone. 30 -20 I Marines allungano e spiegano le ali sul successo. Un intercetto di Mannato spegne gli ultimi sussulti dei Grizzlies e accende la festa dei Marines e dei loro fradici ma felici supporters.
Il DERBY è stato ancora una volta vinto dai Marines con una prova di carattere, imperfetta dal punto di vista tecnico ma incoraggiante dal punto di vista dell’ implementazione della proposta offensiva e della tenuta mentale di un gruppo più volte giunto sull’ orlo della sconfitta.
La settimana prossima ci sarà una immediata possibilità di rivincita per i Grizzlies di Coach Scoppetta sorpassati in testa al girone proprio dai Marines ma che in campo hanno dimostrato di aver possibilità tecniche e temperamentali per ribaltare l’esito dell’incontro nella gara di ritorno.
Sul fronte Marines ci si auspica una conferma della ritrovata leadership che passi attraverso una nuova vittoria e una più continua efficacia dell’azione offensiva ottenuta grazie all’ampliamento di alcune chiavi tattiche messe in mostra in questa gara.
Per quanto descritto, perché un Derby di ritorno è un derby al quadrato, per l’equilibrio palesato nell’andata tra le formazioni, per l’euforia e l’entusiasmo di chi ha appena vinto e vuole farlo ancora, per la rabbia e la determinazione di chi ha appena perso e vorrebbe tornare in campo domani per andarsi a prendere la vittoria…
Per tutto questo ed altro ancora sarà sicuramente un incontro emozionante e vibrante quello che tra 5 giorni si disputerà in Viale Egeo 98. Chi ha la possibilità di venirlo a vedere non manchi, gli ingredienti per assistere a una vera battaglia sportiva ci sono tutti.
Maurizio Elisio
Ufficio Stampa Marines Lazio