Al ritorno dal Michael Husted Kicking Camp, il kicker Felli racconta la sua avventura
Parma, 6 febbraio 2019 – Dopo il ritorno dal Camp in America per tentare il sogno NFL abbiamo deciso di intervistare il kicker Matteo Felli, ecco quello che ha condiviso con noi della sua esperienza.
Com’è stata questa esperienza? Sei soddisfatto?
E’ stata un’esperienza fantastica sotto ogni punto di vista, sicuramente la più bella se guardiamo il lato sportivo. Ho conosciuto tanti ragazzi con la mia stessa passione pronti a dare tutto per sfruttare quell’occasione che non capita tutti i giorni: un provino per la NFL. E’ stata anche una prova con me stesso che ho vinto a mani basse; non avevo mai viaggiato da solo per cosi “tanto” tempo, con un inglese maccheronico e con una organizzazione che è meglio lasciar perdere. Sono davvero orgoglioso e fiero di me per quello che ho fatto, per come l’ho fatto e per quello che ho raggiunto: nessun italiano aveva mai fatto una cosa simile. Mi sembra però doveroso ringraziare anche chi mi aiutato a realizzare tutto questo. In primis Giorgio Tavecchio, è stato lui a consigliarmi questo camp e a mettermi in contatto con Michael Husted (per 9 anni kicker in Nfl e creatore del Camp), mio padre, che ha sempre creduto in me e mi ha convinto a non farmi scappare questa occasione, i Panthers, sarò eternamente grato a Ugo e a tutto il team per quello che hanno fatto per me. Ultime ma non ultime tutte quelle persone che mi hanno mandato messaggi di auguri, congratulazioni e stima, sono state centinaia, ho pensato spesso a tutta questa gente durante la permanenza negli States, se sono arrivato lì è anche grazie a tutto il loro sostegno.
Com’è andato il test per la selezione?
Nei primi 2 giorni del camp c’è stata una sorta di competizione, nel mio ruolo eravamo in 36 (in totale un centinaio se aggiungiamo punter e long snapper). Il sabato non è andato benissimo, c’era un forte temporale che ha penalizzato un po’ tutti e sono riuscito a realizzare 7 calci su 10 da varie distanze; la Domenica invece è andata decisamente meglio, in condizioni quasi ottimali ho centrato i pali 9 volte su 10 sbagliando solo l’ultimo calcio da 57 yard. Al termine della giornata lo staff ci ha comunicato che nella tarda mattinata di lunedì avremmo saputo chi si era qualificato e quindi chi avrebbe avuto la possibilità di calciare davanti agli scout dei vari team NFL. Ero abbastanza fiducioso ma non volevo illudermi. Quando è arrivata la mail e nell’elenco dei 20 qualificati ho visto il mio nome, sono scoppiato a piangere dalla gioia, ero troppo felice, ce l’avevo fatta, il mio obiettivo era calciare sotto gli occhi dei team NFL e diventare Free Agent e lo avevo finalmente raggiunto!
Quando saprai se sei stato scelto da uno dei 32 team?
In questi giorni Michael dovrebbe darci gli esiti del camp, video e statistiche di tutti e 3 i giorni. Ora da quello che ho capito bisogna aspettare i draft che si terranno il 26/27 Aprile e sperare in una chiamata. È molto dura se non quasi impossibile, però la speranza è l’ultima a morire e mai dire mai. Come ti ho già detto sono più che soddisfatto di tutta questa esperienza, ho raggiunto tutti gli obiettivi e anche se questa chiamata non dovesse arrivare, sono e sarò contento lo stesso.
La cosa più bella di questa esperienza?
Direi che la cosa più bella di questa esperienza è stato leggere il mio nome in quella mail. Non hai idea di cosa ho provato in quel momento! Un’emozione unica, credo di non averla mai provata nella mia vita. Di conseguenza poi presentarsi al campo e trovare gli osservatori di team come Baltimore Ravens, Los angeles Chargers, Chicago Bears, Cincinnati Bengals, Green Bay Packers, New York Jets per citarne alcuni. È stato fantastico!
Credo che il risultato che hai raggiunto sia qualcosa di incredibile e vorremmo farti i complimenti da parte di tutti i Panthers ma prima di lasciarti vorremo un tuo pronostico sulla stagione 2019, che cosa ti aspetti?
Non è da me fare pronostici anche perché non voglio portare sfortuna. Sicuramente posso dire che farò di tutto per essere utile alla società nel raggiungere gli obiettivi, che sono gli stessi di tutti gli anni. Sarà un anno particolare soprattutto perché in cabina di regia non ci sarà più Monardi e perché abbiamo perso due pedine importanti come Bernardoni e Canali ma di tutto questo ha già parlato il presidente in un’intervista rilasciata qualche giorno fa.
Personalmente parlando ho diversi obiettivi importanti che voglio portare a termine primo su tutti battere il record di 71 punti fatto nel 2017 che, alla prima stagione in serie A, ha permesso di piazzarmi al primo posto tra i kicker italiani nella classifica dei punti realizzati. E poi vorrei battere un altro record: aumentare la distanza del FG. Ora sono a 47y, con il calcio fatto nella semifinale dell’anno scorso persa contro i Bolzano Giants. Spero di riuscire in tutto questo. Ne approfitto poi per ringraziarvi ancora e per augurare a tutti un buon campionato.
Ufficio Stampa Panthers Parma