Dopo sei giorni dal primo incontro in Liguria, i Red Jackets infliggono una nuova sconfitta ai giovani guerrieri.
Questa volta a Bologna, davanti al proprio pubblico, i Blue soccombono 22 a 12 dopo aver condotto per più di metà gara. Ma la tenacia, la fisicità e la voglia delle Giubbe Rosse, viene fuori nel secondo tempo e per Bologna ora si chiudono le possibilità dei playoff 2018.
Peccato veramente, anche se si sapeva dall’inizio che per questi giovanissimi ragazzi il 2018 sarebbe stato l’anno della ricostruzione di un team competitivo come quello eccezionale degli ultimi tre anni composto da ragazzi che oggi hanno raggiunto i limiti dei 20 anni e non sono più utilizzabili in questa categoria. Però quest’anno durante la preparazione iniziata a giugno , il coaching staff aveva notato qualche interessante potenzialità nel Team tale da poter immaginare anche un percorso più fluido.
Sabato sera, purtroppo, sono emerse tutte le difficoltà che le inesperienze che hanno reso impossibile questo ambizioso traguardo. Alla base di tutto ci stanno gli errori evidenziati nelle situazioni di gioco che, al contrario, avrebbero dovuto rappresentare la base qualitativa di questa formazione. Specal team imprecisi ed un offense spesso non consistente hanno reso vano il tentativo della difesa di tenere a galla una barca che ha sofferto più del previsto. Ma come sempre si vince insieme e si perde insieme.
Il torneo giovanile, seppur a livello nazionale, ha il preciso scopo di creare futuri atleti che in molti casi, primi tra tutti nei Warriors, andranno a costruire l’ossatura delle formazioni senior. Sarebbe falso però negare che anche in questo campionato, che tra le altre cose vede un’organizzazione molto accurata ed impegnativa da ogni punto di vista, la competizione è uno dei maggiori drivers; anche tra i giovanissimi, la vittoria nel weekend rende l’allenamento della settimana seguente molto più entusiasmente.
In ogni caso anche questo campionato ha evidenziato belle cose e singoli giocatori dalle potenzialità interessanti. Pertanto, pur nella delusione dell’immediato, il futuro dei Warriors appare competitivo e motivato.
Gli allenatori e la società sono stati chiarissimi nel dopo partita.
«Abbiamo sbagliato tanto, non solo questa sera, ma iniziando da inizio settimana con un errato approccio all’impegno agonistico che un torneo nazionale prevede. Valuteremo gli errori e, come sempre, ci alleneremo per far sì che non si ripetano, ma siete voi giocatori che dovete trovare in voi stessi le motivazioni e la voglia di riscatto. Abbiamo ancora due partite contro avversari importanti e difficili che probabilmente riterranno di incontrare un Team deluso e battuto in partenza. Forse proprio da questa posizione di sconfitti, al di là di questioni di classifica che a questo punto poco interessano, può nascere un importantissimo segnale di rivalsa. Non si tratta solo di onorare un impegno, che faremo certamente fino alla fine, ma di dimostrare a noi stessi in primis, e poi a chi crede in noi come il pubblico che anche ieri ha seguito l’incontro, che siamo capaci di reagire con fatti e non con scuse. Avete dai 16 ai 19 anni, non siete ancora uomini maturi, ed è proprio questo il momento di far vedere che almeno avete individuato la strada per iniziare ad esserlo nel prossimo futuro. Noi ci siamo, la società non manca mai, Bologna ci guarda; ora facciamo vedere che sappiamo rispondere alle sfortune e alle debolezze con l’impegno e la determinazione. Non pensiamo a vincere ma a confrontarci a pari livello degli altri team;dalla sconfitta possono nascere importanti opportunità e noi le vogliamo prendere in queste due partite. Giochiamo per noi e non per la classifica».
Prossimo incontro: domenica 25 novembre alle ore 14:30 a Reggio Emilia contro gli Hogs.
Ufficio Comunicazione Warriors Bologna
Foto Giulio Busi