Dopo 1546 yards guadagnate in tutti i modi possibili e 14 touchdown segnati con la maglia degli Estra Guelfi Firenze in due anni, Mike Vannucci ha comunicato alla dirigenza gigliata la sofferta decisione di non ritornare in Italia per una terza stagione consecutiva in maglia viola. Per celebrare il ricevitore italo-americano e saperne di più sulle sue scelte future lo abbiamo intervistato per un ultimo saluto alla Guelfi Family, di cui sarà sempre uno stimato membro. Queste le parole rilasciate dal newyorkese al canale ufficiale dei fiorentini del football americano.
Come descriveresti questo secondo anno in riva all’Arno?
“Il 2018 è stato veramente speciale per me. Con la squadra avevo già costruito tanti bei legami nella passata stagione e quest’anno si sono ulteriormente rafforzati. Abbiamo raddoppiato il numero di vittorie rispetto al 2017 e siamo sempre stati competitivi ad eccezione dei match contro le tre big del campionato. Per me è stato un onore condividere il campo con alcuni ragazzi giunti alla loro ultima stagione di football”.
Ti sono piaciuti i miglioramenti della squadra rispetto allo scorso anno?
“Questo gruppo è ancora giovane, ma sicuramente ha fatto un passo in avanti rispetto al 2017. La nostra formazione si è rafforzata anche grazie a ragazzi arrivati dal football mercato come: Pietro “Erva” Baiocco, Dayan Almeida, Matteo Lelli e Gabriele Bontempi. Adesso la parola d’ordine deve essere crescita fisica e mentale, solo così i Guelfi potranno davvero competere con le grandi della Prima Divisione”.
In questa stagione hai recitato un ruolo di primo piano anche in difesa, sei contento delle tue performance?
“Mi è piaciuto veramente tanto giocare cornerback. Durante la stagione ho migliorato il mio livello e sono stato davvero felice di ciò che ho fatto in difesa nel Wild Card Round a Bolzano”.
La stagione è finita, ma in un paio di mesi inizierà la preparazione in vista del prossimo torneo. Hai un messaggio speciale per i ragazzi?
“Ripeto pubblicamente quanto detto nell’huddle di Bolzano. Un uomo molto più saggio di me una volta mi disse che non puoi impegnarti in una cosa solo parzialmente ed aspettarti dei risultati di primo livello. Secondo me quanto appena ripetuto è un concetto applicabile ad ogni aspetto della vita”.
Quali saranno le tue prossime mosse?
“Al momento diciamo che ci sono 80 possibilità su 100 che propenda per ritirarmi dal football giocato. La prima ragione di questo è che ho giocato per tanto tempo senza avere infortuni pesanti alla testa o alla colonna vertebrale. Un altro aspetto che mi fa propendere verso tale decisione è che sono veramente felice di quanto ho ottenuto da questo sport. Inoltre questa sarà la mia quarta stagione da Offensive Coordinator a livello high school e mi sono accorto che amo veramente tanto fare l’allenatore e nel 2020 vorrei farlo a livello collegiale”.
Quali sono i tuoi più bei ricordi in maglia Estra Guelfi Firenze?
“Ne ho davvero tanti, ma proverò a selezionare solo quelli più importanti. Sicuramente le relazioni d’amicizia e lo spirito di fratellanza con gli altri membri del team sono qualcosa che non scambierei per niente al mondo. Giocare l’ultimo anno completo di Ross Stowers a Firenze è stato incredibile, come è stato fantastico riaverlo in campo contro i Ducks Lazio quest’anno. La vittoria scacciacrisi dello scorso anno sul campo degli UTA Pesaro è un altro ricordo che mi porterò sempre dietro e la quarta vittoria consecutiva di quest’anno ottenuta contro la formazione laziale è stata stupenda. Lo scorso anno, quando in casa nostra si sono presentati i Grizzlies Roma, sugli spalti del “Guelfi Sport Center” c’erano anche i miei genitori ed i miei parenti più stretti e quel giorno ho giocato la mia più bella partita di sempre. Infine voglio ringraziare gli altri import americani con cui ho diviso campo ed appartamento in questi due anni fiorentini”.
Ufficio Stampa Guelfi Firenze
Foto Stefano Trombetta