Tre le partite in programma nell’ottava settimana del Campionato di Prima Divisione, i risultati delle quali portano un verdetto: i primi tre posti vengono assegnati matematicamente, non ancora nell’ordine ma sicuramente per quel che riguarda i nomi. Saranno Seamen Milano, Panthers Parma e Giants Bolzano, con ordine ancora da stabilire. I Giants vincono in over time lo scontro diretto con i Rhinos, rendendo impossibile per chiunque alle loro spalle il sorpasso in classifica. I Seamen, a gonfie vele verso il seed numero uno, annientano i Ducks in trasferta, complicando non poco la strada verso i playoff dei romani, mentre i Panthers passeggiano a Bergamo contro i rimaneggiatissimi Lions e condannano gli orobici ad una sorta di spareggio salvezza contro i Giaguari Torino la prossima settimana. Molti dunque gli spunti: ecco quello che ho visto.
RHINOS MILANO (4-4) – GIANTS BOLZANO (6-2) 21 – 24 OT
A Limbiate è andato in scena quello che senza ombra di dubbio era il “Game of the Week”, con il palio il terzo posto in campionato. Una vittoria dei Rhinos avrebbe infatti permesso ai milanesi di affiancare i Giants in classifica ma essendone virtualmente davanti in virtù della vittoria nello scontro diretto. Invece, al termine di una partita molto tirata ma che ha un po’ deluso dal punto di vista del gioco, è Bolzano a cementare la posizione, che adesso è acquisita in maniera matematica. Per gli alto atesini resta ancora molto difficile, ma non ancora impossibile, centrare addirittura il secondo posto, che permetterebbe di acquisire un posto in semifinale saltando il wild card game: in questo senso sarà decisiva la rivincita, da giocare in casa, contro i Panthers Parma di settimana prossima. La grande delusione vista nei volti dei giocatori dei Rhinos un attimo dopo aver visto Della Vecchia centrare i pali sul field goal decisivo in over time è più che comprensibile: i milanesi sono passati dalla possibilità di accarezzare il terzo posto in classifica alla sconfitta, che li ributta nella bagarre totale della lotta playoff. La chiusura della regular season, tra l’altro, è da incubo: le avversarie dei nero arancio saranno i Seamen per il derby di ritorno e i Panthers Parma. Sarà durissima.
L’attacco dei Rhinos, che nel filotto delle 4 vittorie consecutive ha messo a segno una media di quasi 43 punti a partita, torna umano, così come il quarterback Ellison. Intendiamoci, il numero 4 ha giocato nuovamente un’ottima partita ed è stato protagonista di grandi giocate, sia su lancio che su corsa, ma la difesa dei Giants, come sempre molto ostica e solida, lo ha anche costretto a commettere alcuni errori per lui atipici, che hanno inciso sul risultato finale. Nel suo score due touchdown pass e uno, bellissimo, su corsa, ma anche un brutto intercetto in apertura, in situazione di goal to go per i suoi, e un secondo inopinato e forzatissimo lanciato nelle mani di Simone in over time, decisivo in negativo. Sempre ottimi i ricevitori, con Elmi, Bonanno e Arioli protagonisti di bellissimi matchup contro i forti defensive backs dei Giants, e ancora concreto, seppur non decisivo, Napolitano con le sue corse. Le qualità ci sono, ma settimana prossima bisogna assolutamente limare le imprecisioni per mettere in difficoltà la forte difesa dei Seamen come accaduto all’andata.
La difesa dei Rhinos, anche contro un attacco di livello come quello dei Giants, fa una buona figura. Conroy è sempre più leader ed è in forma playoff: al primo gioco in assoluto del suo match stende Steward con un placcaggio da “hit of the week”, mette a segno un intercetto, è ovunque. La linea mette più volte in difficoltà il quarterback avversario, con Nicola sugli scudi autore di 8 placcaggi, un sack e un fumble forzato, mentre la secondaria appare l’anello debole: sono infatti un paio di amnesie del backfield difensivo a concedere i big play e le segnature dei Giants, al netto del touchdown su corsa di Petrone. Il coaching staff dovrà inventarsi qualcosa per aiutare cornerback e safety in vista del derby di ritorno: l’arsenale aereo dei Seamen è il più completo d’Italia, e limitarlo al massimo è un must per restare in partita.
Come più volte già detto il prossimo impegno vedrà i Rhinos impegnati nel derby di ritorno contro i Seamen: sulla carta marinai ancora favoriti, ma i rinoceronti sono ulteriormente cresciuti dal match d’andata ad oggi, e già in quella circostanza avevano messo in difficoltà i cugini. Anzi, i Rhinos sono stati in assoluto la squadra che più ha impensierito i Seamen nell’intera stagione, EFL compresa: sarà un’altra battaglia.
John Brown non recupera, così i Giants, anche in vista dei playoff, corrono ai ripari e chiamano in sostituzione un altro Brown, Rodney. Inizialmente Tisma sembra non voler gettare allo sbaraglio il neo acquisto, così l’attacco inizia con l’oriundo Simone in posizione di quarterback e la safety americana Steward in quello di running back. Ma Conroy “spegne” Steward nel primo gioco offensivo dei Giants, e il coaching staff decide di buttare nella mischia il “nuovo” Brown fin da subito. Se il buon giorno si vede dal mattino, Rodney ha messo in luce un potenziale ancora superiore a quello di John: come è normale che sia per un quarterback arrivato da pochissimi giorni nella sua prestazione ci sono stati alcuni errori, ma in generale Brown ha disputato una prestazione solida. Si è subito creata un’ottima alchimia con Simone, che con lui sembra poter essere ancora più protagonista (superato il centello su ricezione con un touchdown), e le doti di improvvisazione non mancano. Ottimo anche il connubio con Petrone, che dopo un inizio di stagione complicato sta finalmente dando al running game dei Giants una vera identità. Su di lui Brown ha lanciato un paio di screen pass che hanno prodotto ottimi guadagni: anche questa una novità quasi assoluta per questo attacco. Nella casella dei meno due intercetti, arrivati su altrettanti lanci in profondità un po’ forzati, ma questi sono aspetti facilmente correggibili con l’allenamento e la crescente conoscenza del sistema. Con il terzo posto in cassaforte Brown potrà sfruttare le ultime due partite di regular season per entrare al meglio nei meccanismi di squadra ed essere pronto per i playoff, quando ci sarà ancora più bisogno di lui.
Solita ottima prestazione per la difesa dei Giants: affrontare i lanciatissimi Rhinos, con Ellison e i ricevitori caldissimi negli ultimi tempi, non era affatto facile. Qualcosa infatti è stato concesso, ma era impossibile tenere a zero un attacco esplosivo come quello dei milanesi. L’ex Della Vecchia ha disputato una prestazione monster: in una partita a tratti confusa e con meno spettacolo di quello che si poteva prevedere, i duelli tra il numero 23 e i ricevitori dei Rhinos è stato fantastico. Qualche ricezione concessa, per grande merito degli ex compagni, e alcuni interventi decisivi a deflettare o separare l’avversario dalla palla: a mio parere al momento è difficile trovare di meglio, in Italia, nel ruolo di cornerback. Come ciliegina sulla torta, infine, Della Vecchia ha messo tra i pali il field goal che ha chiuso la partita in favore dei suoi in over time. Linea e linebacker continuano ad essere costanti: al robusto Napolitano è stato concesso davvero poco, mentre Ellison a volte è “scappato” via, ma è stato comunque messo sotto pressione più volte. Anche l’inserimento di Simone come safety una volta perso Steward ha pagato: suo l’intercetto in overtime che ha spento le velleità di vittoria dei Rhinos.
Settimana prossima i Giants avranno a disposizione la possibilità di prendersi la rivincita contro i Panthers, con in palio la possibilità di soffiare ai ducali il secondo posto: molto difficile, ma non impossibile.
DUCKS LAZIO (3-5) – SEAMEN MILANO (8-0) 25 – 59
I Ducks si confermano squadra dal discreto potenziale offensivo, ma una difesa imbarazzante impedisce loro di rimanere in partita contro la corazzata Seamen. I milanesi segnano “at will”, e mi impressiona la voglia di giocare fino alla fine, anche a partita già vinta, con una “fame” senza uguali. Difficile immaginare che i milanesi possano perdere il primo posto, mentre per i romani diventa cruciale la prossima sfida contro i Guelfi Firenze: vietato perdere.
L’attacco dei Ducks ci prova: fin da subito va all-in, giocando i quarti down e cercando di coinvolgere tutti gli skill players, e all’inizio riesce a rispondere al primo affondo milanese grazie ad una bella combinazione Fortune – Gentili che sfrutta al meglio un total blitz della difesa milanese. Alla lunga però si fa dura: Biancalana è tenuto d’occhio da Morant costantemente, e il fatto che l’attacco dei Seamen segni ad ogni “maledetto” drive offensivo rende decisivo ogni piccolo errore. Il numero 87 riesce comunque a graffiare sul finale del primo tempo, ma quando il punteggio era già pesante. Nel secondo tempo il reparto riesce a portare a 25 lo score totale, ma le ultime segnature sono decisamente ininfluenti. I Ducks non devono perdere fiducia nel reparto, che seppur in difficoltà ha dimostrato di poter segnare anche contro una delle migliori difese italiane: indicativo il fatto che seppur in una sconfitta pesante i laziali abbiano conseguito un total offense di oltre 300 yard, addirittura superiore a quello dell’avversario. Il prossimo, importantissimo impegno, contro i Guelfi Firenze, sarà sicuramente più abbordabile.
Una secondaria già “sospetta” nelle settimane precedenti contro l’attacco aereo più esplosivo del campionato: basta la presentazione di questo matchup a far capire come possa essere andata la partita per la difesa dei Ducks. I romani sono stati completamente annichiliti dai Seamen, che hanno segnato praticamente ogni volta che hanno voluto. Non mi sento di infierire nel giudizio sul reparto, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, ma sicuramente le considerazioni fatte nelle precedenti “puntate” di Week in review vengono ulteriormente confermate: il coaching staff deve capire come fare a recuperare un minimo di confidenza in questa difesa, che rischia di rendere inutili gli sforzi e i talenti dell’attacco e di essere la principale causa di un’eventuale mancata qualificazione ai playoff della squadra.
Prossima, cruciale sfida per i Ducks è l’ultimo impegno casalingo stagionale contro i Guelfi Firenze: imperativo vincere per arrivare all’ultima trasferta di Bergamo in cerca di un pass per i playoff.
Coach Marcus Herford ha reso l’attacco dei Seamen una macchina perfetta: i milanesi sembrano inarrestabili, contro chiunque. Con l’andare della stagione i marinai sono andati in crescendo, e continuano a farlo anche ora che sembra difficile poter fare meglio: contro i Ducks i Seamen segnano 8 touchdown e 1 field goal nei primi nove possessi, davvero impressionante. I playmaker mettono quasi tutti la firma sul referto: segnano Di Tunisi (tre volte), Fiammenghi junior, Toracca e Mitchell, mentre Bonaparte va a tabellino con un ubriacante ritorno di kick off. Zahradka è il regista perfetto di un reparto completo: tanti ricevitori affidabili, ottimi runningb ack, linea monumentale. In questo momento non riesco proprio a vedere chi possa rallentare la corazzata milanese: la sfida, per loro, è quella di continuare a non abbassare la guardia o pensare di aver già vinto. Nei playoff anche per i Seamen sarà vietato sbagliare.
Altra prova di forza anche del reparto difensivo, nonostante all’inizio del match i Ducks, dotati di un ottimo potenziale offensivo, abbiano tenuto botta. In occasione del touchdown di Gentili in apertura la difesa ha forse pagato un atteggiamento fin troppo aggressivo: nel gioco base, senza troppi blitz, i Seamen hanno invece disposto abbastanza agevolmente degli avversari, vincendo più volte gli uno contro uno. Azzeccata la scelta di mettere Morant in aiuto sul lato in cui si schierava Biancalana, senza dubbio il più pericoloso ricevitore dei Ducks. L’import è stato anche l’autore dell’ultimo touchdown di giornata con uno spettacolare ritorno di intercetto in end zone.
Il prossimo impegno dei Seamen è il derby di ritorno contro i Rhinos: considerando l’andamento del match d’andata, le motivazioni dell’avversario e il fatto stesso che si tratti di una stracittadina rendono questa partita l’ostacolo più pericoloso da affrontare nella rincorsa alla stagione regolare perfetta, ormai a due passi.
LIONS BERGAMO (2-6) – PANTHERS PARMA (7-1) 7 – 42
Altra partita senza storia quella tra Lions e Panthers: se già a ranghi completi i padroni di casa avrebbero fatto molta fatica a contenere i ducali, in situazione di piena emergenza sul fronte infortunati c’era davvero poco da fare. Lo score finale, inalterato rispetto all’half time, ha fatto sì che si entrasse in mercy rule già all’inizio del secondo tempo, forse un bene per entrambe le squadre: settimana prossima i Lions dovranno infatti giocarsi il tutto per tutto contro i Giaguari in una sorta di spareggio salvezza, mentre i Panthers dovranno respingere l’assalto dei Giants per cementare il secondo posto in classifica.
Senza Fimiani e Soto, l’unica possibilità a disposizione del coaching staff dei Lions è stata quella di inserire l’import Morris in cabina di regìa, affidandosi al suo estro e alla sua grande elusività per trovare la giocata giusta. E una è anche arrivata, quando nel primo quarto il colored è riuscito a imbeccare Bonzanni in profondità dopo un autentico numero di magìa per sfuggire alla pressione avversaria. Contro la difesa dei Panthers, però, è ovviamente troppo poco. Il front seven ducale ha spadroneggiato, e Morris ha dovuto “correre per la vita” per quasi tutta la partita. Il match è stato comunque utile per provare l’attacco d’emergenza che sarà utilizzato contro i Giaguari, che non dispongono certo dello stesso talento dei Panthers: contro i torinesi la formula potrebbe anche funzionare.
Per la difesa dei Lions vale più o meno lo stesso discorso: i troppi infortuni hanno condizionato il reparto, che non è riuscito a creare una valida opposizione ai tanti playmaker dei Panthers: i 42 punti subìti in un solo tempo sono indicativi. Anche in questo caso, in vista della partita contro Torino, non è il caso di alzare bandiera bianca: l’attacco dei Giaguari ha faticato non poco nell’arco dell’intera stagione, e restare in partita non è impossibile. Sarà importante cercare di dosare le energie: ho visto diversi elementi giocare il doppio ruolo attacco/difesa, e in una partita che si preannuncia molto tirata la tenuta atletica potrebbe fare la differenza.
Sabato prossimo, come ampiamente già detto, per i Lions è in arrivo uno spareggio salvezza contro i Giaguari: si parte dal più 4 dell’andata. Possibile anche perdere, dunque, se questo avvenisse con uno scarto di punti inferiore, ma non si possono fare calcoli, c’è solo da giocare dando tutto quel che si ha.
Altra giornata in ufficio per l’attacco dei Panthers, al quale è bastato un tempo per mettere in ghiaccio la partita. Malpeli Avalli, dopo aver vissuto una lieve inflessione di produzione nelle settimane centrali del campionato, ha ripreso il consueto ritmo, macinando yard e segnando 3 touchdown: è soprattutto su di lui che ha fatto perno il reparto, almeno inizialmente, vista la mezza emergenza sul fronte ricevitori. Contro i Lions i ducali hanno infatti dovuto fare a meno non solo di Alinovi, out for the season, ma anche di Polidori, evidentemente uscito malconcio dal match contro i Ducks di settimana precedente. Così oltre a Durham (a segno una volta) e Finadri hanno avuto parecchio spazio in rotazione, come ricevitori #3 e #4, Mboup e Zatti. Buona la loro prestazione, nel caso di Zatti impreziosita da una segnatura sul finale del primo tempo.
Sul fronte difensivo i Panthers hanno dovuto guardarsi soprattutto dalle invenzioni di Morris, e seppure il talento e le doti dell’import orobico non siano in discussione, il compito è stato agevole. La supremazia assoluta del front seven sulla linea dei Lions ha fatto sì che il quarterback orobico fosse praticamente sempre in situazione di pressione, con il risultato che non si sono praticamente mai concessi drive sostenuti, e al netto della magìà di Morris per Bonzanni in apertura anche la produzione totale degli avversari è stata pressochè azzerata. Il reparto è anche andato a segno con un ritorno di fumble di Belli. Archiviata questa sfida è arrivato il momento di studiare i filmati dei Giants e di Rodney Brown, il nuovo quarterback di Bolzano che proverà nell’impresa di sradicare i Panthers dal secondo posto in classifica. Sono pronto a giurare che Bernardoni & Co. arriveranno più che pronti all’appuntamento.
Settimana prossima Giants – Panthers vale il secondo posto in classifica, con i ducali che partono però dal rassicurante 36-0 conseguito nel primo incontro stagionale tra le due squadre: difficile prevedere una debacle di simili proporzioni per gli uomini di coach Papoccia, che però dovranno fare molta attenzione. Non è infatti da escludere la possbilità di un terzo rematch con i Giants nei playoff, per una gara che potrebbe valere l’accesso all’Italian Bowl.
Dario Aviano
foto cover Valentina Gallina
foto Dario Fumagalli, Valentina Gallina, Luigi Mossali