WEEK in review / Third Bye Week

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In Prima Divisione si sono disputate solo due partite, ma che partite! Sabato a Parma è andato in scena quello che molti tra gli addetti ai lavori hanno definito “l’antipasto” del prossimo Italian Bowl tra Panthers e Seamen Milano, mentre domenica a Bergamo si è giocata una importantissima partita in chiave playoff tra i Lions padroni di casa e i Rhinos Milano. Le squadre del capoluogo lombardo fanno il pieno, ipotecando il primo posto in classifica i Seamen e facendo un passo avanti fondamentale verso la post season i Rhinos.

Bye Week 3 | Panthers vs Seamen © Dario Fumagalli

PANTHERS PARMA (4-1) – SEAMEN MILANO (6-0) 13-35

Nella super sfida di Parma i Panthers giocano quasi alla pari contro I Seamen per un tempo, pagando in termini di punteggio soprattutto gli errori in attacco e un super Mitchell in difesa. Nel secondo parziale però i milanesi prendono definitivamente il controllo della partita ed escono vittoriosi dal Lanfranchi per quello che a mio avviso è stato l’antipasto del prossimo Italian Bowl. L’impressione è stata che i  Seamen abbiano sicuramente qualcosa in più dei ducali, ma che se questi ultimi riuscissero a giocare una partita scevra da errori magari con un pizzico di buona sorte potrebbero anche riuscire nell’impresa di vincere. Se davvero sarà questa la sfida finale nulla è assolutamente scontato.

In attacco i Panthers sono mancati nei momenti decisivi: troppe volte si sono intoppati a ridosso o all’interno della red zone avversaria, dovendosi affidare ai calci di Felli piuttosto che riuscire a metterne 6 sul tabellone. In generale, però, quello che è mancato di più è stato il running game: contro i Seamen Malpeli Avalli non è stato un fattore, dimostrando che anche una squadra forte come quella ducale nel momento in cui si trova ad essere sbilanciata verso il passaggio può risultare prevedibile e più abbordabile. Super controllato, Durham ha fatto quello che ha potuto, ma non è riuscito a fare la differenza come in altre occasioni. Grande prova invece di Alinovi, autore di diverse ricezioni super, ma anche questo non è stato sufficiente a scardinare il muro dei Seamen. Non è il caso di disperare o creare inutili allarmismi: sono sicuro che il coaching staff dei Panthers rivedrà a lungo i filmati e comincerà fin d’ora a lavorare in chiave “rematch”, soprattutto nel settore della linea: in proiezione di una probabile rivincita si deve infatti trovare il modo di riuscire a mettere in moto con più regolarità le gambe di Malpeli Avalli.

In difesa i Panthers hanno giocato una discreta partita: a tratti la linea è anche riuscita a mettere pressione a Zahradka, ma nulla ha potuto contro le super giocate di Mitchell. Grave la perdita per infortunio di Diaferia: il backfield è già di per sé forse il settore più “debole” del reparto e ora, senza uno dei migliori elementi, rischia di diventare “territorio da esplorare” per gli attacchi avversari. La speranza è che il forte defensive back possa rientrare per i playoff e tornare a dare al reparto il suo preziosissimo contributo.

Settimana prossima al Lanfranchi arrivano i Guelfi Firenze: imperativo lasciarsi alle spalle la sconfitta e riprendere il cammino nella giusta direzione.

Bye Week 3 | Panthers vs Seamen © And King

L’attacco dei Seamen ha dato una grande prova di forza, affidandosi a quello che in questo momento è il giocatore più “caldo” dell’intero campionato: Xavier Mitchell. Avevo detto all’inizio del campionato che i marinai avrebbero integrato a poco a poco il forte import nel già rodato attacco, e lo hanno fatto nella maniera migliore possibile, arrivando a farne il go-to-guy nel momento più importante della regular season. Mitchell ha fatto il bello ed il cattivo tempo, mettendo a segno un big play dietro l’altro e segnando 3 dei 4 touchdown conseguiti dall’attacco milanese. Bonaparte e gli altri running back hanno avuto un impatto minore del solito, ma il numero 1 dei Seamen è stato comunque in grado di mettere a segno, a spot, guadagni importanti che hanno tolto pressione a Zahradka, il quale continua da par suo a sbagliare poco o nulla. Se l’attacco  dei campioni uscenti continua a giocare con questa intensità sarà davvero dura riuscire a fermarli.

Anche la difesa dei Seamen ha disputato una gran partita: grazie all’enorme lavoro della linea i milanesi sono riusciti a contenere e limitare al massimo Malpeli Avalli, costringendo Monardi & Co. ad affidarsi forse più di quello che avrebbero voluto al gioco aereo. La secondaria ha difeso in maniera eccellente su Durham, sul quale Morant aveva più di un occhio di riguardo in aiuto ai cornerback. La strategia, che ha pagato, è stata quella di evitare di farsi battere sul profondo per big play, magari concedendo all’ex NFL qualcosa sul corto ma riuscendo ad evitare le yard after catch. Il reparto è forse ancora più in crescita rispetto all’attacco, e questa è un’altra terribile notizia per le avversarie.

Il prossimo impegno dei Seamen sarà in casa contro i Lions Bergamo: da qui in avanti l’obiettivo è evitare distrazioni per arrivare a centrare il seed #1 ai playoff.

Bye Week 3 | Lions vs Rhinos © Giorgio Sivocci

LIONS BERGAMO (2-4) – RHINOS MILANO (3-3) 33-47

I Rhinos non si fermano più. Dopo l’avvio di stagione claudicante i neroarancio sono adesso una delle squadre più calde del campionato: il derby perso di misura è stato il turning point della loro stagione, perché da quella partita in avanti i milanesi hanno cominciato ad ingranare, soprattutto in attacco, a Bergamo dominante. I Lions non hanno retto l’offensive struggle verso il quale si è indirizzata la partita, perdendo la seconda partita casalinga consecutiva e complicandosi non poco la strada verso i playoff.

Bergamo recupera Fimiani, e con lui l’attacco è un altro rispetto a quello vistosi contro UTA. Il giovane talento ha inciso meno rispetto al solito sulle corse, sicuramente a causa degli strascichi dell’infortunio subìto due settimane prima, ma è riuscito comunque a mettere a segno un touchdown personale e a far girare il reparto grazie ai lanci. Ancora qualche imprecisione, specialmente quando si tratta di andare sul profondo, ma anche qualche magia, come quella con la quale ha innescato Morris in occasione del primo touchdown di giornata dell’import. Proprio Morris è stato finalmente incisivo quanto ci si aspetta da un americano: la sua velocità di base è spaventosa, e quando riesce ad arrivare in campo aperto palla in mano semina il panico nelle difese avversarie. 33 punti segnati sono tanti, e non si può certo attribuire all’attacco la responsabilità della sconfitta, ma a conti fatti è stato il blackout nel quarto finale la differenza tra le due squadre.

Questa volta molto male la difesa orobica: Ellison ha fatto il bello ed il cattivo tempo, trovando a ripetizione tutti i suoi ricevitori e riuscendo a piazzare corse personali in alcuni momenti chiave del match: la presenza in tasca del quarterback dei Rhinos ha fatto la differenza. Quando la linea non era in grado di mettere pressione al colored, infatti, la secondaria ha fatto acqua da tutte le parti. Credo proprio che non sia così che il coaching staff dei Lions pensava andasse la partita, più di qualcosa non ha sicuramente funzionato.

Purtroppo per i Lions il prossimo incontro è di quelli proibitivi: si va a Milano a far visita ai lanciatissimi Seamen, e non credo possa essere questa la partita per cercare il rilancio in classifica…

Bye Week 3 | Lions vs Rhinos © Giorgio Sivocci

L’attacco dei Rhinos cresce di partita in partita, in maniera direttamente proporzionale alla crescita del quarterback Ellison. Non è più tempo di paragoni con il passato e con TJ Pryor, perché il nuovo import dei meneghini ha una personalità e uno stile di gioco tutto suo, assolutamente di valore. La partita contro i Lions è sembrata un tutorial su come battere le difese con il gioco di passaggio, ed Ellison il maestro che insegnava agli alunni. Arioli, Bonanno ed Elmi ringraziano, e i Rhinos vincono e convincono. Il running game senza Querzola un po’ ne risente, ma l’oriundo Napolitano, grazie alla sua mole e potenza, ha dimostrato di essere un’ottima arma in situazioni di corto yardaggio e in goal line situation. Se il reparto continua su questi ritmi i playoff sono garantiti.

In una partita in cui le difese non hanno capito quasi nulla quella dei Rhinos ha avuto il merito di riuscire ad illuminarsi nel finale, piazzando un paio di stop consecutivi determinanti per la vittoria. Conroy a spia su Fimiani ha pagato, mentre l’ex Giaguari ha subìto per tutta la partita l’estro e la velocità di Morris, collezionando anche alcune brutte figure. Malissimo la secondaria, che ha concesso non solo al forte import orobico, ma anche ai giovani ricevitori dei Lions alcune ricezione a lunga gittata in cui i terminali offensivi erano colpevolmente troppo liberi. Probabile che la strategia fosse quella di congestionare la linea di scrimmage per limitare al massimo le corse di Fimiani, ma per riuscire si deve avere la certezza che almeno in qualche circostanza i defensive backs possano giocarsela uno contro uno con i wide receiver, altrimenti si rischia di subire davvero troppo. La vittoria finale consente comunque ai Rhinos di poter trovare i giusti rimedi in serenità: il reparto è dunque rimandato ma non bocciato.

Settimana prossima i milanesi andranno a far visita agli UTA Pesaro: per come sta giocando la squadra in questo momento la partita potrebbe sembrare facile, ma bisogna fare molta attenzione. Proprio contro Bergamo UTA ha dimostrato di avere le possibilità di sgambettare gli avversari, ed ora che la salvezza non è più una chimera giocherà con il coltello tra i denti.

Dario Aviano

Foto di Dario Fumagalli, Giorgio Sivocci, Andi King

Nella cover (Foto Andi King) Xavier Mitchell, WR dei Seamen Milano

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