I Marines battono la legione e volano verso le wild card

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Si chiude con un largo 34-14 l’ultimo incontro di regular season disputato tra le mura amiche dai Lazio Marines U 19 contro i cugini della Legio XIII.

Si trattava di un incontro importante sotto molteplici aspetti. Pur sfumata l’imbattibilità in regular season dopo 2 anni ad opera proprio dei Legionari del Pres. Tancioni nel match di andata, persa la ragionevole possibilità di vincere il girone dopo la sconfitta subita nel match di ritorno contro i Grizzlies, i Lazio Marines avevano un conto in sospeso con la propria dignità, con il voler dimostrare in maniera perentoria la loro forza piegando chi li aveva già sconfitti sul campo. Avevano la voglia e l’onere di dimostrare a tutti e soprattutto a se stessi che con il rientro seppure in condizioni precarie dei numerosi elementi venuti a mancare nell’ ultima sconfitta, erano un team capace di esprimere un buon football sul campo. Nessun calcolo, nessuna speculazione quindi, vincere e vincere bene, perché i forti non cercano espedienti. Perché ricordando un antico adagio.. i leoni (anche se con l’effige dell’aquila) feriti restano leoni (….).

Partiti col piede giusto, dapprima con un Kick off riportato in meta da Meconi e poi con un primo drive offensivo trasformato in TD da pass di Conteddu su Monello, i Lazio Marines davano la loro impronta al match. 12-0

La Difesa Laziale svolti i necessari accorgimenti tattici e colmate le lacune di organico appariva più solida , fisica ed efficace. I PRIMI DRIVE della Legio, in quella che sara’ una costante dell’ incontro, privati del guadagno sulle corse appaiono stentati e scarsi in termini di yards gain. Ma i Marines di quest’ anno sono lontani dalla solidità e dall’ esperienza nel gestire gli incontri tipica di altre stagioni. Con un fumble l’attacco Laziale regala la palla ai legionari che la riportano sino alla red zone dei padroni di casa. Non sprecano l’occasione e con un bel td pass accorciano le distanze. 12-6

Un ritorno funestato da un catching difettoso fa partire l’attacco dei padroni di casa Laziali a ridosso della propria zona di Td. La Legio preme e sfonda. Safety, 12-8

In questo momento il guizzo degli ospiti riaccende gli animi. Eugenio Mannato però mette a segno il suo primo intercetto riportando in campo l’attacco. Nonostante la spinta della folta “torcida” Legionaria sugli spalti, la difesa della Legio non arresta la progressiva azione di un attacco Marines bilanciato nel gioco, trascinato dal solito poderoso Giovanni Purilli, esaltato dalle ricezioni di Meconi e reso vario dalla capacità di scrambler di Conteddu. E’ un td pass proprio su Meconi che porta l’incontro sul 18-8

L’attacco Legionario dopo un paio di buone corse in scivolamento sull’esterno si blocca a causa di numerose penalità e alcune chiamate in corsa centrale che si smorzavano sul muro Laziale oggi ricco di 4 uomini in linea. Un sack sul 4° tentativo operato da Luca Cappelletti riconsegnava la palla all Offense Marines sulle proprie 20. Così come per il fumble del 1°quarto anche ora una ingenuità Laziale riapre però l’incontro. Una palla lanciata dal giovane QB Laziale pigra con troppa aria sotto pancia e un target coperto, frutta un intercetto prezioso che consente ai Legionari di portarsi al riposo con un td IN POWER RUSH per il 18-14.

La fine del Primo tempo vedeva i Marines parzialmente soddisfatti per una proposta offensiva apparsa davvero convincente per miscela di schemi e capacità di esecuzione e una difesa che sebbene poco aggressiva sulla linea di scrimmage aveva però effettuato un ottimo contain su quelle percussioni in rush che tanto ci avevano ferito poche settimane prima. Errori in momenti cruciali dell’ attacco e qualche sbavatura di troppo degli special teams (ritorno difettoso e mancata trasformazione tra i pali) avevano però attenuato la supremazia sull’incontro e lasciato il risultato in assoluto equilibrio.

Nel secondo tempo la difesa Laziale si esalta ed esalta il proprio pubblico operando un secondo pesantissimo intercetto ad opera del rientrante Mannato. E’ Purilli poi ad avvicinare la squadra e il pallone alla zona di td con due corse caparbie nel traffico.
Una scramble di Conteddu dopo finta di hand off ben riuscita siglava il 24-14

Una sequenza di punt ha caratterizzato le fasi centrali del 3° quarto con un attacco della Legio che non trovava una chiave vincente per rimontare l’incontro e i Marines che non trovavano ritmo. In un drive partito da una pericolosa zona nelle 10 difensive i Marines rompono pero’ gli indugi avanzando con un paio di corse, poi un long pass di Conteddu su Monello permette ai Laziali di trovare le 50 infiammando i tifosi. E’ un completo su una inconsueta traccia a incrocio nella zona tra DE e LB su Giubilo che porta i Marines sulle 20. Il td avrebbe chiuso di fatto l’incontro. Una corsa di Conteddu sulla sideline mette a fuoco la linea di meta avversaria, un tentativo ancora. Purilli corre, rompe un placcaggio e sega il td del 30-14 Trasformazione da due riuscita e si festeggia il 32-14

Sul finire del terzo quarto e sotto di oltre 2 possessi la Legio apre il libro dei giochi aerei che non sono propriamente la specialità del team soprattutto quando in qualche modo sono previsti. La pressione della linea offensiva Marines migliora e il Qb Ospite ha poco tempo per selezionare i target. E’ così che Eugenio Mannato sigla il suo terzo intercetto e lo riporta per decine di yards. Una serie di drive offensivi della Legio non portano ad alcuna segnatura ed anzi ,su un tentativo a ridosso della loro area di TD , la Difesa Marines mette a segno il safety del 34-14

Nei minuti finali i Laziali perdono per la seconda volta l’ovale con un fumble che non pagano però in termini di punti. Si rileva qualche schema di corsa ad opera di RB diverso da Purilli, una seconda ricezione su Giubilo e la consolidata capacita’ di Conteddu di eludere la pressione scivolando in out. La partita si conclude con una vittoria, imperfetta ma chiara, che non soddisfa ma che promette. E’ una squadra in crescita quella che probabilmente affronterà i forti Giaguari Torino (già battuti in casa nei Play off del Dicembre 2015. e 3 FOTO presenti in questo album sono tratte proprio da quella partita..)
Una squadra più debole la nostra in molti settori di quella che 2 anni fa giunse a disputare un sia pur sfortunato Bowl ; ma è un gruppo che non si arrende, una squadra che è caduta e si è rialzata, ha incerottato i suoi leoni e ha concluso con la rabbia sportiva di chi ha ancora qualcosa da dire , da dare, da vivere in campo.

Sul fronte offensivo i progressi nell’arco della regular season sono stati costanti. Il rushing game, sebbene con una interpretazione ancora troppo legata ad un unico interprete, appare ora una risorsa costante, credibile ed efficace per le nostre scelte. Questo anche grazie al miglioramento del lavoro delle OL. Il gioco aereo appare soddisfacente grazie alla capacità dei due giovani QB che si sono alternati in cabina di regia.

Eugenio Mannato certamente più esplosivo e fisico, letale sulle corse tra le linee che poi divengono in campo aperto, capace di un lancio teso e forte migliorabile come tocco ma non facilmente intercettabile. Nicolò Conteddu Qb forse più classico, dotato di una discreta capacità elusiva per evitare la pass rush ma più orientato al lancio di tocco sul profondo con palle dotate di una parabola morbida (a volte forse un po’ lente). Ottimo il comparto WR in tutti i suoi effettivi con una predominanza di ricezioni da parte di Monello- Meconi- Benassi. Le linee di difesa in assetto 3-4 o 4-3 sono apparse in crescita e disciplinate. La secondaria non è forse mai stata pienamente testata da squadre che abbiano espresso un game plain aereo estremo. Appare però affidabile sia nei CB con un Luca Elisio autore di una folgorante prima stagione da rookie ancora 15 enne in questa categoria e un Francesco Cerqua che ha dato prova di ottima fisicità e capacità di contain sul fronte dx del dispositivo difensivo. Linebacker e Safety pur privi del Lb veterano Marco Elisio e con elementi acciaccati come Mannato e Vata, hanno comunque dato prova di concretezza e tecnica di base seppure privi della forza esplosiva e dell’ esperienza di elementi presenti nel 2015 (Vallini, Abera ecc.).

Nella partita contro i Giaguari, squadra storicamente solida e reduce da una esaltante vittoria in casa dei Lions, occorrerà innanzitutto stare lontano da inutili errori. Non ci permetterebbero forse di riprendere la gara. Gli errori visti negli special teams andranno studiati ed eliminati. Si ritorna se si può, altrimenti si parte dalle 20. La capacità di calciare tra i pali extra point o Field goal vista nel primo incontro contro i Krakens, rispolverata. I Punti serviranno tutti, nessuno escluso.

In attacco tanto bostik sulle mani per evitare che i tanti fumble visti in alcune partite vanifichino i nostri drive. La Difesa si cucirà così come la proposta offensiva sulle caratteristiche e sui punti critici che i nostri coach individueranno negli avversari.
Quello che tutti noi vogliamo è poter vedere il potenziale dei nostri ragazzi esplodere sul campo nel momento più importante e bello, durante un match di post season, quello stesso che molti degli U19 di oggi hanno guardato facendo box e catena o portando l’acqua negli anni trascorsi. Ora ragazzi tocca a voi scendere in campo. La Nazione Marines, ciascuno di noi, per quel che può, per come sa, sarà con voi a spingere, a credere..
Calzate il casco, giovani guerrieri, domenica prossima la storia… la scrivete voi.

Maurizio Elisio

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