Pirates: The last dance

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ph.credits FEDERICA BRUNO

Oggi alle 14.30 al Pirates Field di Luceto, termina la prima, frenetica, sfortunata stagione di IFL dei Pirates 1984, ovvero la prima volta di una franchigia ligure nella massima divisione italiana di football americano.

Analizzando queste 3 parole possiamo rivivere per intero la regular season dei liguri; infatti iniziando con “prima” scopriremo che dietro a questo avverbio di tempo c è tutto un autunno e inverno 2024-2025 fatto di corse contro il tempo per allestire un roster appropriato per giocarsela, nel limite del possibile e senza sfigurare, contro team blasonati del calibrino dei Guelfi Firenze, dei Parma Panthers oppure dei Giaguari Torino.

Da qui al termine “frenetica” il passo è breve perché dirigenza, coaching staff e soprattutto i ragazzi, i quali scendevano in campo quasi ogni domenica e in meno di 3 mesi si sono fatti 5 trasferte “toste” su e giù per lo stivale, Firenze l’esordio poi Ferrara, Roma, Varese e Torino per concludere, non avevano neanche il tempo di recuperare gli acciaccati, ma soprattutto tutti gli infortunati, una lista sempre più lunga week dopo week, vera spina nel fianco dei pirati.
Passiamo così all’ultima delle 3 parole, la tanto fastidiosa “sfortunata”.

Ebbene sì perché i pirati nel ruolo offensivo chiave, ovvero quello del quarteback, il regista delle azioni che devono macinare yards e regalare punti a tabellone, é stato pressoché falcidiato. Prima l’import statunitense Lawrence Dalla Betta, a cui i Pirates si affidavano molto per la sua esperienza e bravura, é dovuto tornante in Florida dopo aver regalato per ora l’unica “win” di casa Pirates contro i Lazio Marines. Gara nella quale si infortunò gravemente alla spalla.

Gli altri due QB, lo storico Federico Burato e la new entry Jordi Baidal si sono dovuti accomodare in sideline per diversi turni, causa dita rotte e braccia slogate.

Nella gara interna contro Firenze addirittura Andrea Fiammenghi, il forte ricevitore meneghino, diventò il quinto quarterback schierato dall’ OC Smyte.

Conseguenza? Pochissimi punti, poche yards conquistate, difesa spesso sul gridiron e la gara di play out ormai alle porte, per giocarsi ancora la permanenza nella prossimo anno in IFL.

ph.credits FEDERICA BRUNO

Prima della sfida finale dell’ 8 giugno in campo neutro contro i Lions Bergamo (ultimi classificati del girone A), questo pomeriggio appunto si terrà la gara conclusiva di questa esperienza a tutto tondo dei liguri, che potrebbe regalare l’ ultimo sorriso della stagione ai propri tifosi.

Nelle parole del presidente Michele Giacchello, cuore e testa dei Pirates 1984 il significato dell’ultimo giro di valzer interno, soprannominata appunto “the last dance”:
-The Last Dance, ovvero l’ultimo ballo, quello che di solito concede una signora prima di riposarsi e rientrare a casa. Non sarà proprio l’ultimo ballo dei Pirates, perlomeno tra le mura amiche del Pirates Field di Albisola, ci aspettano infatti i play out salvezza e quello di domenica sarà quindi un ballo frenetico, una danza di guerra, per regalare al pubblico quella vittoria tanto attesa e tanto cercata a dispetto delle avversità che hanno caratterizzato questo nostro esordio in prima divisione. Nessuna scusa quindi, tempo bello (previsioni amiche con circa 22 gradi) e stadio pieno… il pubblico lo sento, sarà caldo e ci supporterà affinché la squadra possa dar loro ancora una volta uno spettacolo di alta qualità e ricco di touchdown. Tifare Pirates sarà un obbligo per tutti-.

Appuntamento quindi sugli spalti del Pirates Field di Luceto per salutare uomini e donne che hanno portato, con fatica, frenesia e tanta fatica una regione intera in IFL, che tanto piace e fa sognare gli appassionati di football americano in Italia.

Giorgio Bianchini
ufficio stampa Pirates 1984

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