Trasferta a Ferrara, Giaguari chiamati al riscatto.

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Salsa - ph.credits LUCA BACCHETTI

Passata la sosta pasquale, i Giaguari Torino sono chiamati al riscatto dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Roma con i Marines che rischia di compromettere quanto fin qui fatto di buono. Ad attendere i felini torinesi ci saranno le Aquile Ferrara che, dopo un inizio di campionato abbastanza disastroso, sembrano aver ritrovato il bandolo della matassa e vengono da una convincente vittoria per 42-14 contro gli Skorpions Varese, che saranno gli avversari dei Giaguari nella giornata successiva.

Le Aquile avranno una settimana in più di riposo, essendo in bye prima di Pasqua, ma soprattutto hanno ritrovato il loro quarterback Aaron Allen, che a Torino era assente per infortunio, ed hanno scoperto nel linebacker King un’ottima arma offensiva sui passaggi. L’import ha infatti totalizzato 62 yard e due touchdown su corsa e 63 yard, con due ricezioni ed un touchdown, su passaggio. Un utilizzo centellinato, quello di King in attacco, ma decisamente incisivo, se si conta che su sei palloni toccati ben tre sono finiti in end zone.

McCarthy – ph.credits LUCA BACCHETTI

Le Aquile paiono essere diventate la squadra che tutti temevano in preseason, grazie agli importanti innesti effettuati in off season, ma che all’inizio ha stentato assai a trovare il giusto ritmo ed il gioco necessario per rispondere alle attese che, come detto, erano piuttosto alte.

Anche all’andata a Torino, nonostante la scusante del quarterback arrivato due giorni prima della partita che è sembrato un pesce fuor d’acqua, la squadra non aveva impressionato più di tanto, ma nelle ultime uscite i giri del motore sono decisamente aumentati e le prestazioni hanno iniziato ad arrivare.

Non bisogna farsi troppe illusioni: la partita di domenica sarà completamente differente da quella giocata a inizio Marzo, e bisognerà sudarsi ogni singola yard ed ogni singolo punto.
I Giaguari sembrano aver perso quella freschezza offensiva che aveva caratterizzato l’inizio del campionato, complice anche l’adattamento delle difese avversarie al gioco di Lewandowski, a cui sono state progressivamente rese più difficili le iniziative personali obbligandolo a scorrazzare dietro la tasca per trovare il ricevitore libero, spesso profondo, snaturando un po’ quello che era stato il leit motive dell’attacco giallonero ad inizio stagione.

Bottey – ph.credits LUCA BACCHETTI

La difesa torinese sarà nuovamente chiamata ad un superlavoro, e vedremo quale tattica adotterà Ferrara per eludere la secondaria torinese, chiaramente il reparto più temibile, oggi come oggi, della retroguardia dei Giaguari. Questa volta, però, il campo sarà regolamentare da 100 yard, e questo darà sicuramente un po’ più di respiro alla difesa, perché sul campo corto il minimo errore commesso risultava in una buona posizione di campo per l’attacco avversario.

Non mancheranno le motivazioni né da una parte, né dall’altra. Le Aquile sono alla ricerca del terzo successo stagionale che li avvicinerebbe proprio ai Giaguari i quali, dal canto loro, non possono più permettersi di perdere troppo terreno rispetto alle inseguitrici, perché gli stessi Skorpions, che sono ora ad una sola lunghezza di distanza, potrebbero realizzare un clamoroso aggancio la settimana successiva, nello scontro diretto.

La sconfitta dei Giaguari a Roma ha rimescolato tutte le carte rimettendo in gioco anche il secondo posto, che pareva abbastanza blindato, ed i torinesi non devono sprecare occasioni che potrebbero rivelarsi decisive per la classifica finale.

Ufficio Stampa Giaguari Torino

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