Nel football l’esperienza conta più che in ogni altro sport e alla prima in IFL per i Pirates non poteva capitare di peggio che i vice campioni d’Italia, i Guelfi Firenze.
Soprattutto nel primo quarto (28-0) i pirati cedono il passo ad una franchigia costruita per arrivare fino in Ohio, ovvero fino al gran ballo italiano.
Dopo un primo tempo a senso unico, del quale il coaching staff ligure farà sicuramente tesoro per rivedere le mancanze e correggere i giovani ragazzi in campo, in vista di un campionato di prima divisione che solo nel lontano 2016 vedeva ben 12 franchigie in schedule.
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Nel secondo tempo come da copione Firenze non tira i remi in barca in pieno rispetto della rivale e continua a macinare gioco e punti sul tabellone grazie ad un Salum efficacissimo come QB e WR, uno Stola unstoppable ed un Casati a tratti incontenibili. Camorani cecchino infallibile nei suoi 7 extra point. Il risultato finale sarà di 49-0 ma note positive si intravedono nei Pirates e non era auspicabile dopo una sola week e contro una formazione così blasonata.
Nel soleggiato ma freddo pomeriggio fiorentino il “black wall” pirata limita i danni e riduce a soli 2 TD negli ultimi 2 quarti, la offense casalinga. Stoica la difesa in piena Red Zone che concede il touchdown solo in un quarto down giocato alla mano dai Guelfi, segno di rispetto per una difesa così agguerrita.
Su tutti un instancabile Raffaelli, presente in quasi tutte le azione difensive liguri e Bruno a segno con un sack. La vecchia guardia pirata non molla una yarda nonostante i forti avversari. In attacco i due capitani Burato e Querzola non si risparmiano e cercano in tutti i modi di impensierire i fiorentini, cercando di far riprendere fiato alla loro difesa in sideline.
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Senza nulla togliere ai Guelfi che in questo campionato hanno ben altri traguardi, come già detto, il risultato forse è stato un pochino troppo avverso ai nuovi pirati che si affacciavano per prima volta nella massima serie italiana.
Sicuramente coach Giuso Delalba non potrà lamentarsi dell’impegno dei suoi ragazzi che hanno combattuto fino all’intimo snap (nell’ultimo drive dove i pirati si sono affacciati nel territorio fiorentino, ecco la rabbia e la frustrazione della offense albisolese nel non essere riuscita a togliere quel fastidioso zero dal tabellone, che non rende del tutto giustizia agli sforzi fatti dai pirati) e sicuramente vista la sua lunga esperienza nel football nostrano saprà fare tesoro di questa difficile trasferta che porta in Liguria una sconfitta ma un grande esordio ligure nel football americano che conta in Italia.
Prossimo appuntamento il 9 marzo per i Pirates 1984, nella “cave” del Pirates Field di Albisola superiore, contro i Lazio Marines, per un altro avvincente pomeriggio di football IFL.
Giorgio Bianchini
Ufficio stampa Pirates Albisola