I Gls Dolphins Ancona vincono la prima in casa sconfiggendo i campioni d’Italia dei Panthers Parma per 25 a 24 e restano l’unica squadra imbattuta di tutta la Ifl assieme agli Skorpions Varese.
La ‘W’ di sabato sera al Nelson Mandela è giunta negli ultimi 35 secondi di gioco quando, con i dorici sotto di un punto dopo aver realizzato un touchdown, l’head coach Roberto Rotelli, assieme ai suoi collaboratori, ha deciso di utilizzare la modalità ‘o la va o la spacca’. Niente calcio per il pareggio, ma un gioco da 2 in cui il quarterback Collin DiGalbo, dopo aver tratto tutti in inganno con un accenno di corsa, ha lanciato la sfera ovale verso Mejdi Soltana indisturbato nella end zone, ottenendo così i 2 punti necessari al successo.
E anche prima non è che le emozioni fossero mancate. Anzi. Nel primo quarto a portarsi in vantaggio sono stati i Dolphins con un’autentica magia di DiGalbo il quale, resosi conto che stava per arrivare un sack ai suoi danni, ha passato la palla stile sottomarino a Cristiano Brancaccio che poi è corso a realizzare il primo touchdown della partita, con Francesco Erba a realizzare pochi secondi dopo il calcio del 7-0.
Nel lunghissimo drive successivo i Panthers, privi del running back Ryan Minniti, ma comunque con 3 import player a roster, non riescono ad andare in metà ma realizzano comunque un field goal con il veterano Francesco Diaferia per il 7 a 3.
Nel secondo quarto Parma prende il comando della partita e gli anconetani, nonostante l’impegno, subiscono le corse soprattutto di Michael Alfieri. Ed è proprio quest’ultimo a portare il risultato sul 7 a 9 con il puntuale Diaferia a fermare momentaneamente il punteggio sul 7 a 10.
Pochi minuti dopo il replay di quanto appena descritto: Alfieri corre in touchdown e Diaferia calcia in mezzo ai pali per il 7 a 17 con cui si va negli spogliatoi.
La musica però cambia completamente nel terzo quarto. Iniziano gli ospiti con la palla in mano ma su di una corsa Alfieri subisce la veemenza della difesa dorica perdendo il cuoio che viene ricoperto da Manuel Nemo. Primo ed unico turn over della partita che viene capitalizzato dai Gls con DiGalbo che trova nell’angolino un Bo Sanders inarrestabile per il 13 a 17 che, grazie alla precisione nel calciare di ‘Automatic’ (questo il suo soprannome) Erba, porta il punteggio sul 14 a 17.
È lesa maestà e Parma subisce il colpo. Il momentum è tutto marchigiano e l’attacco di Patterson ha le polveri bagnate, con limiti nel gioco aereo. Le corse trovano per un drive la difesa solida e fortificata dall’entusiasmo e le Pantere sono costrette al punt. Un calcio che però è una finta. Patterson invece di calciare cerca un ricevitore in profondità, ma è più lesto Lorenzo Evangelisti che placca il Qb ospite.
Rientra la ‘DiGalbo band’ che non riesce a segnare la meta del vantaggio permettendo comunque ad Erba di centrate il secondo field goal stagionale che lo vede al momento al 100% nella sezione calci piazzati. 17 a 17 e il pubblico già caldo diventa rovente. Il Mandela è una sorta di Maracanà.
Parma si desta dopo il parziale di 0-10 e riprende a marciare con il gioco che le riesce e cioè correndo con Alfieri e Parnell ed alternando lanci su Aldrighetti e su di uno strepitoso Paganini, ottima la sua gara. Così gli emiliani arrivano a 2 yard dalla meta. Fine del terzo quarto.
Si entra così in perfetta parità nell’ultima frazione di gioco dove succede di tutto. Con la linea di meta ad un passo Parma viene fermata per tre volte consecutive dai dorici che mostrano una dote non da tutti: la perseveranza. Sul quarto down e pollici, Alfieri corre fuori dalla tasca ed entra in meta sfruttando una svista arbitrale. Diaferia è inesorabile e Parma è di nuovo avanti. 17 a 24.
I Drive, da qui in poi, si succedono con gli attacchi che fanno il possibile per realizzare ulteriori punti, ma brave sono le difese a non concedere nulla. Con 3 minuti e 16 da giocare i Dolphins tornano in attacco. Siamo alla serie di giochi ‘do or die’, senza appello. Il Mandela è tutto in piedi in una bolgia spettacolare. C’è la voglia di crederci e la consapevolezza di avere assistito ad una gara bellissima, a prescindere.
Prima serie e DiGalbo viene costretto ad un quarto down convertito da Ennio Iudicone nel cuore della difesa campione d’Italia. Un lancio deflettato da Caccialupi, anche lui grande partita in copertura sui ricevitori dorici, ma subito DiGalbo porta la nave nella giusta rotta con una corsa personale che lo vede uscire dal campo. Restano 113 secondi prima della fine. Una corsa e due passaggi senza che arrivi il primo down e si gioca nuovamente un quarto down. Bo Sanders, immenso, riceve in faccia ad Alfieri ed è primo down. Mancano 52 secondi alla sirena, il Mandela è il dodicesimo delfino in campo. Un pass per Gianfelici braccato dal solito Caccialupi. Con appena 39 secondi da giocare Collin Di Galbo va sul corner dove ancora Sanders chiude i contro un Mickey Alfieri stanco. Per lui tutta la gara attacco e difesa.
Infine, con 35 secondi rimasti a cronometro, quanto descritto all’inizio: gioco da 2 di DiGalbo su Soltana per il 25 a 24 che vale la vittoria Dolphins, cercata come non mai anche per poterla dedicare alla compianta Roberta Evangelista, il cui memorial di flag football in suo onore si è svolto nella mattinata di sabato sempre al Nelson Mandela.
Contento come non mai per questa vittoria coach Rotelli: «È stata una bella soddisfazione battere Parma. Non accadeva da molti anni. Loro sono i campioni d’Italia e battere i campioni vale sempre doppio». Sulla trasformazione da 2 nel finale: «Le scelte fatte da me, dall’offensive coordinator e dal resto dello staff hanno pagato. Avevo già deciso di provare la trasformazione da 2. Anche perché, avessi perso, la grande partita fatta sarebbe comunque rimasta».
Onore agli avversari con tanta franchezza «Devo dirlo. Avesse vinto Parma, non ci sarebbe stato nulla da recriminare. Le squadre si sono affrontate a viso aperto dando un bello spettacolo che ha pagato gli sforzi che entrambe le società stanno facendo in questo momento. Parma è un bel mix completo di giovani e veterani. Una situazione che conosco molto bene».
Infine spazio al futuro prossimo: «Adesso affronteremo sicuramente meglio queste 2 settimane di sosta. Dopo un po’ di riposo continueremo ad allenarci perché il 6 aprile contro i Rhinos, al Vigorelli, sarà una bella partita che aprirà un trittico che proseguirà con Roma e Bologna. Spero – è la sua conclusione tecnica – che gli altri abbiano avuto preoccupazioni nel vederci giocare. Perché i Dolphins mi piacciono».
Anche Coach Rotelli però non può esimersi dal ricordare Roberta Evangelista: «È stata una giornata densa di impegni voluti e organizzati dalla società, dato che la mattina c’è stato il primo memoriale di flag football dedicato a Roberta Evangelista. E questo non sarebbe stato possibile senza gli eccezionali uomini del nostro staff. Erano presenti i membri della sua famiglia e tanti suoi studenti. E il calcio di inizio del match contro i Panthers è stato dato da suo fratello Michele».
Come anticipato da Roberto Rotelli la prossima partita dei Dolphins è prevista per sabato 6 aprile alle ore 18 contro i Rhinos Milano al velodromo Vigorelli. L’appuntamento in casa invece è per sabato 13 aprile, sempre alle ore 18, contro i Lazio Marines.
Ufficio Stampa GLS Dolphins Ancona