Quella vissuta oggi è stata senza paura di smentite una delle partite più emozionanti nella storia del football americano italiano. Non tanto per il risultato, o per l’aspetto squisitamente tecnico, che ha comunque premiato le squadre in campo e divertito il pubblico sugli spalti del Glass Bowl di Toledo, ma per l’incredibile entusiasmo e la più che calorosa accoglienza che gli americani hanno riservato alla FIDAF, a Guelfi Firenze e Panthers Parma e a tutti gli italiani arrivati sin qui per la finale del nostro campionato. Abbiamo visto arrivare interi bus di italo-americani, provenienti da diversi Stati, orgogliosi ed eccitati all’idea di poter assistere a questo Italian Bowl, celebrato a Toledo (e non solo) come l’evento clou delle celebrazioni per la Festa dell’Indipendenza (4 luglio).
Gli inni nazionali, americano e italiano, sono rieccheggiati nello stadio dai grandi schermi, cantati dal soprano Mariam Battistelli, poi il coin toss e il XLII Italian Bowl ha finalmente inizio!
Sono i Guelfi a vincere il coin toss e a decidere di partire subito in attacco e lo fanno dalle proprie 20 yard dopo il primo ritorno di calcio da parte di Cosimo Casati. Il primo drive offensivo, però si chiude con un punt, con la difesa dei Panthers che subisce solo un primo down prima di fermare i Guelfi sulle 40 yard. Jared Gerbino fa ripartire i Panthers dalle proprie 28 yard ed è Anthony Paoletti a guidare Parma in questo primo drive. Con una buona combinazione di corse e lanci i Panthers si portano in profondità per poi varcare l’endzone fiorentina con il giovanissimo Davide Volpi, 18 anni appena compiuti che riceve, intoccato, l’ovale da Paoletti per il primo TD della serata. Francesco Diaferia calcia tra i pali e i Panthers sono avanti 7 a 0. I Guelfi non riescono a trovare un’efficace chiave di lettura e un intercetto da parte di Marcello Leone ai danni di Andrea Fimiani blocca il secondo effort offensivo dei toscani per il primo turnover dell’incontro. Questa volta, però, è la difesa di Firenze ad alzare il muro e a costringere i Panthers al punt, restituendo la palla rapidamente al proprio attacco. Il gran TD di pass di Fimiani per Niccolò Formosa che avrebbe portato la partita in parità viene annullato per un holding, un altro fallo rimanda indietro i Guelfi fino alle proprie 15 yard e la strada si fa di nuovo in salita. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Cosimo Casati, poi seguito da Stefano Bartoccioni e Gerbino. Ma è proprio il numero 1 gigliato, Gerbino a perdere la palla sull’azione e regalare ai Panthers il secondo turnover.
Inizia il secondo quarto è l’inerzia è ancora dalla parte dei Panthers, che tornano ad affacciarsi nella red zone, anche con l’aiuto di qualche fallo difensivo di troppo. Il raddoppio arriva con un altro TD pass di Paoletti, questa volta per Tommaso Finadri. Diaferia non sbaglia e Parma vola sul 14 a 0.
La difesa emiliana fa buona guardia anche nel lungo drive offensivo condotto molto bene dai gigliati fino alle 30 yard offensive, ma lì termina l’effort e i Panthers tornano in attacco, totalmente in controllo del campo e del gioco. L’allungo arriva grazie ad una bella corsa centrale di Ryan Minniti, con la difesa dei Guelfi che sbaglia una serie infinita di placcaggi lasciando il giocatore americano libero di varcare la endzone. Ancora Diaferia per il calcio di trasformazione e il punteggio cambia nuovamente: 21 a 0, quando mancano meno di due minuti all’half time. L’attacco dei Guelfi ci prova, prova ad avvicinarsi alla red zone ma un fumble di Jaden Minnehan vanifica anche questo tentativo di accorciare le distanze, regalando ai Panthers la palla con 41 secondi ancora da giocare. Le squadre vanno negli spogliatoi per la pausa a punteggio invariato, lasciando spazio all’Half Time Show, affidato alla splendida voce di Inna Dukach, soprano della New York City Opera, che sulle note di tipiche arie della tradizione italiana.
La partita riprende con i Panthers in attacco e il primo drive continua ad evidenziare le grandi difficoltà della difesa gigliata nel bloccare sia i giochi di corsa che quelli aerei, magistralmente condotti da Paoletti, sempre in cabina di regia. Il primo turnover in favore di Firenze arriva grazie all’intercetto di Andrew McElroy che restituisce la palla all’attacco gigliato sulle 40 yard fiorentine. I Guelfi accorciano le distanze e riaprono la partita con Jared Gerbino, dopo che una corsa di Fimiani aveva portato l’attacco gigliato in red zone. La trasformazione su calcio di Camorani è perfetta in mezzo ai pali: 21 a 7. Sono i Guelfi adesso a prendere in mano il pallino del gioco, la difesa riesce finalmente a bloccare l’attacco emiliano e Firenze torna in attacco dalle proprie 40 yard, senza però a propria volta riuscire a capitalizzare il drive. Il lungo punt di Gerbino fa ripartire gli avversari dalle 12 yard di Parma.
La partita entra nell’ultima frazione di gioco e se il match si giudicasse ai punti, il terzo quarto sarebbe appannaggio dei Guelfi, dopo due primi quarti dominati da Parma. Il tempo corre, però, e i Panthers controllano perfettamente tempo e gioco, senza però riuscire ad avanzare la palla se con con un punt, anche in questo caso ottimamente calciato. L’attacco viola deve ripartire a ridosso della propria endzone ma ancora un intercetto di Luca Montaresi vanifica la possibilità per i Guelfi di riavvicinare i Panthers nel punteggio. A chiudere le speranze di rimonta ci pensano i Panthers, con il secondo TD personale di Ryan Minniti. Questa volta la trasformazione non riesce: 27-7 e poco più di tre minuti al fischio finale.
Fimiani prende per mano l’attacco, chiude due drive personalmente e poi manda a 1 yard dell’endzone Jaden Minnehan. Per Gerbino a quel punto varcare la endzone è un gioco da ragazzi. E qui, però, succede l’impensabile: un errore nello snap per la trasformazione, e la palla che carambola in continuazione, fino al momento in cui Denis Bilcari riesce a recuperarla portandola in endzone, che significa altri due punti per i Panthers: 29 a 13 e risultato che non cambierà più incoronando i Panthers Campioni D’Italia.
Troppi gli errori dei Guelfi per provare a contrastare gli avversari, che hanno giocato meglio e, dunque, meritato questo ennesimo scudetto, che andrà ad arricchire la già ricchissima bacheca dei Panthers Parma. Onore delle armi Firenze, arrivati in finale dopo una stagione difficile, piena di infortuni, ma che li ha comunque portati a questa seconda finale consecutiva, ed è una finale che, come detto, resterà negli annali della storia del football americano.
MVP del XLII Italian Bowl Alexis Ramos, fortissimo linebacker californiano che ha fatto la differenza sia durante la stagione che in questa finale. Premiato da Calvin “Megatron” Johnson, ciliegina su una torta veramente dolcissima per il nostro football.
Tanti i riconoscimenti dati e ricevuti dalla delegazione italiana in terra statunitense, a cominciare dalla House of Representatives dello Stato dell’Ohio, che ha insignito la IFL e, dunque, la FIDAF di un’onoreficienza ufficiale, consegnata al Presidente Orlando dal Sindaco di Toledo, Wade Kapszukiewicz. E poi la prensenza in tribuna d’onore del Console D’Italia a Detroit, una scatenata Allegra Baistrocchi, che a fine partita ha indossato orgogliosa la maglia da gioco regalatale dal Presidente dei Panthers, Ugo Bonvicini.
“Una giornata storica per lo sport – ha commentato il Presidente Orlando a fine partita – che conferma la credibilità e la collocazione internazionale del Football americano. Speciale gratitudine a quanti dirigenti e giocatori, tecnici e pubblico hanno reso possibile tutto ciò e l’augurio che è impegno di sostenere la inclusione del Football americano tra gli sport olimpici a partire dai giochi di Los Angeles nel 2028”. E a suggellare queste parole di augurio, la presenza al fianco della Fidaf per tutta la permanenza in Ohio di Mico Delianova Licastro, il Delegato CONI negli Stati Uniti.
L’avventura americana della IFL e della FIDAF si chiude con lo spettacolo pirotecnico offerto dalla Città di Toledo, sulle rive del fiume che attraversa la città, e con il Night Market, affollato di tifosi e con il sole che, dopo la pioggia d’inizio partita, è tornato a splendere sul Glass Bowl.