Skorpions ancora alle prese con la malasorte
Gli Skorpions hanno un credito aperto in questa stagione, quello con la fortuna, che non vuole essere saldato. Contro Ancona, i grigiorossi devono rinunciare ancora a Ethan Weinstein, out per vari problemi e sono obbligati a schierare un Calvin Brownholtz a mezzo servizio, impacciato nel muoversi a causa di un fastidioso infortunio alla caviglia. I Dolphins dominano il secondo quarto, dopo un inizio di studio, mettendo in mostra tutte le proprie stelle, quali gli americani Collin Digalbo, quarter back di grande esperienza e Isaiah Thomas, ma anche gli italiani Emanuele Gianfelici e Luciano Giuliani e uno sfavillante Cristiano Brancaccio, autentica spina nel fianco per la difesa varesina. Se Ancona appare come una possibile candidata per la finale di Toledo, agli Skorpions resta la consolazione di aver disputato una partita gagliarda con alcuni aspettivi positivi evidenti, come la capacità di resistere nel primo quarto a due incursioni marchigiane nella propria red zone o la reazione che a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto aveva ridotto il gap a 15 punti.
Impossibilitato a utilizzare la propria arma migliore, la capacità di scramblare e fare incursioni correndo, Calvin Brownholtz, al netto dei tre intercetti subiti, ha mostrato un ottimo braccio spedendo in end zone Roberto Zanovello e trovando un altro big play che ha consentito a Dylan Auriemma di violare l’end zone dorica. Il 13 a 35 finale è figlio della qualità dell’avversario, ma anche della malasorte che non vuole lasciare la squadra di Nick Holt. Brillano comunque i tanti giovani che compongono il roster, da Roberto Zanovello a Martino Piazzi, da Dylan Auriemma a Lorenzo Nuzzi che si sono sacrificati nel corso di tutta la partita. Nulla è comunque perduto. Una vittoria contro i Rhinos all’ultima giornata o una sconfitta dei Ducks avrebbero il potere di regalare a Varese l’accesso alla wild card, un risultato più che lusinghiero al primo anno d’Italian Football League.
Ufficio Stampa Skorpions Varese