Sapevamo bene che era una partita molto delicata per i Blue.
La vittoria avrebbe aumentato di molto le changes di agguantare un posto nella griglia dei playoff, mentre la sconfitta le avrebbe drasticamente allontanate.
Purtroppo, nella trasferta giocata nell’impianto sportivo di Monteveglio, i guerrieri sono arrivati con un attacco molto sterile, privo del qb canadese, ma questo si sapeva già, così anche del secondo regista, il giovane Andrea Bello che tanto bene aveva fatto la settimana scorsa a Milano contro i Seamen.
La morale: senza un quarterback in Division I° non puoi affrontare un impegno alla pari con qualsiasi avversario.
Le difese, più o meno ostiche, sono comunque tutte settate per la lettura delle giocate che partono dalla mani del regista naturale di un offense. La mancanza di un titolare in questa delicata posizione, consente ai difensori di aumentare la pressione sulla linea di attacco e di lasciare pochissimo tempo per lo svolgimento del gioco individuato.
I modenesi hanno fatto la loro partita ed hanno meritatamente vinto mettendo in campo buone individualità e un gioco offensivo capace di correre e lanciare con buone performance.
Tra le poche cose positive dell’incontro, certamente la prova del rb americano dei guerrieri, Shakif Seymour, detto Fish, che ha giocato a volte in posizione di qb e altre come rb, cercando di interpretare al meglio il ruolo di un regista vero con una intensità ed una forza di volontà che lo ha portato anche in td (il primo del suo campionato). E sempre grazie a Fish ed alle sue percussioni centrali se anche il solito Dazzani è riuscito a siglare un bel kickoff per i 10 punti dei Carpanelli Warriors.
Ora ci sono 14 giorni per il prossimo ed ancora fondamentale confronto con i Rhinos Milano che, come i bolognesi, hanno una sola vittoria in tasca; per entrambe le franchigie la sconfitta potrebbe decretare addirittura l’ultimo posto del ranking nazionale.
Ma esiste anche un paradosso nella classifica dei Blue di un campionato così concentrato ma intenso.
Esiste ancora una possibilità per entrare nelle sei finaliste, ma è chiaro che a questo punto la strada non è solo in salita, diremmo quasi in verticale, e deve tenere conto sia dei risultati dei guerrieri che di alcuni avversari.
Quindi non rimane che lavorare sodo in campo per migliorare, dove possibile, alcune criticità e ricorrere ai ripari, nella speranza che la Dea Bendata si volti un po’ dall’altra parte e consenta di poter ritrovare il qb italiano pronto per il prossimo incontro di sabato 18 maggio all’Alfheim Field.
Non ci si nasconde dietro le scuse: la delusione è parecchia, ma come avevamo sempre affermato : fino a che c’è ancora anche solo una possibilità è già sufficiente per provarci fino alla fine.
Al contrario, le belle notizie arrivano dall’inizio contestuale del campionato italiano di Flag Football Under 17 che vede alla partenza ben 23 formazioni da Torino a Palermo.
Nel primo raduno di Ancona di domenica 1° maggio, i Warriors, inseriti nel girone con Titans Romagna, Doves Bologna e Dolphins Ancona hanno giocato due partite vincendo contro i Dolphins per 18 a 6 ed uscendo sconfitti dai Titans per 39 a 18.
Questo torneo è importante in quanto sancisce anche l’inizio del grande reclutamento che la società guerriera sta per attivare in città nei confronti dei ragazzi dagli 11 anni in su per preparare un intenso programma di partecipazione ai campionati Italiani Giovanili dal prossimo mese di ottobre.
E’ in allestimento il primo grande OPEN DAY dei giovani guerrieri che si svolgerà, sempre alla Lunetta Gamberini di Via degli Orti, nel pomeriggio di sabato 21 maggio.
E’ giunta l’ora di togliere la ruggine dell’inverno ed iniziare a praticare uno sport divertentissimo come il Flag Football che, ricordiamolo sempre, è un’attività propedeutica al football ma senza contatto tra le parti, creato proprio per avvicinare i ragazzi e le ragazze a questo mondo guerriero di passione e divertimento.
Ufficio Comunicazione Carpanelli Warriors Bologna