Warriors: Un ragazzo di 40 anni orgoglioso di essere bolognese

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1° Puntata : La costituzione ufficiale

Era il 14 gennaio 1981.

In Via Santo Stefano n.71, rigorosamente nel centro di Bologna nel quartiere Santo Stefano, dentro una prestigiosissima sala di 64 mq. affrescata a sfumature blu, sede di uno dei più importanti Studi Commercialistici della Regione, entrò il Notaio Andrea Rizzi per redigere l’Atto di Costituzione della prima Associazione Sportiva Dilettantistica del territorio che si occupava di questo strano sport, di cui forse qualcuno aveva visto poche immagini attraverso i canali televisivi d’oltre oceano: il football americano.

Un lungo tavolone di legno pregiato, il notaio da un lato, difronte seduti tre ragazzi ed una ragazza: Antonio, Paolo, Massimo e Antonia.
C’erano tante cartelline portadocumenti con i nomi di alcune delle più prestigiose aziende bolognesi, tra queste una con scritto A.S. ALFHEIM WARRIORS: che onore !”

La parte burocratica fu abbastanza breve, mentre le domande del notaio che seguirono furono decisamente più numerose ed interessanti.

Per prima cosa, perchè Alfheim?
Quasi un invito a nozze per Antonio, amante della mitologia Vichinga del Nord Europa. Ci ispiriamo agli Elfi guerrieri, difensori della propria Terra del Nord, mezzi uomini e mezzi divinità.

E poi ancora; ma perché giocare a football a Bologna? Non é la città del basket e del baseball?
I “Fantastici Quattro” o il “Quartetto Cetra”, a seconda dei casi, risposero con l’entusiasmo di chi aveva poco più di vent’anni e stava sognando qualcosa che, in cuor loro, neanche immaginavano che sarebbe poi finita con una storia di grande successo sportivo della città. I ragazzi sottolinearono che Bologna da anni era la sede di una delle più prestigiose Università Americane al di fuori dei propri confini; che vantava una Università, l’ Alma Mater, alla quale erano iscritti studenti USA provenienti da molti stati differenti; che passeggiando per strada si potevano notare con facilità quegli strani giovani vestiti con camicia bianca mezze maniche e cravattino sottile nero che camminavano velocemente a piedi o in bici con grandi volumi e borsoni al seguito (i Mormoni americani), che quelli erano gli anni in cui stavano nascendo le paninoteche in stile yankee: chi non è mai andato, in quel periodo, a mangiare un cheeseburger da Wolf o una pizza alla Rustica?

Il Notaio seguì ogni parola con attenzione, poi lesse l’Atto Costitutivo, prese le firme dei tre soli ragazzi (Antonia era una Musa ispiratrice) e terminò il suo lavoro (a titolo puramente di amicizia) con un augurale: “Ragazzi, in bocca al lupo per questa avventura”.

Chissà se poteva anche lontanamente immaginare che 40 anni dopo qualcuno avrebbe parlato ancora di questa storia e particolarmente di quel giorno specifico ?

Alla prossima puntata…

 

Ufficio Comunicazione Warriors Bologna

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