Continua senza tregua il lavoro che Coach Longhi ed i suoi assistenti stanno facendo fare ai Blue bolognesi. Le tre settimane di pausa, se prima potevano rappresentare un potenziale calo di concentrazione, sono risultate in realtà fondamentali per il recupero di importanti assenze.
La situazione infermeria sta decisamente migliorando ed i sanitari sono fiduciosi di poter avere domenica 7 aprile contro i Giants un Team quasi al completo e non ci riferiamo solo ai numeri di maglia quanto piuttosto all’apporto agonistico che ognuno è in grado di dare al lavoro di squadra.
I giocatori italiani, che per diversi motivi o non sono proprio entrati in campo oppure indossavano il casco ed il paraspalle più per fare gruppo che per reale potenzialità di gioco, sono in netto recupero. Sassoli, Capodaglio, Capece, Mattana, Frabetti, Fiori … vedono, chi prima chi poco dopo, l’uscita dall’infortunio e scalpitano per l’ok definitivo dei sanitari. Anche dal punto di vista degli stranieri le cose vanno decisamente meglio.
La situazione del forte runningback James Flanders appare molto migliorata; il recupero è oggi totale ed il lavoro dei prossimi giorni dovrebbe significare la ripresa definitiva della sua capacità di leadership agonistica. Tutti si augurano di poterlo vedere operativo al 100% a Bolzano in quanto, contro una delle difese più tecniche ed esperte del campionato, le sue performance risultano fondamentali per fare una bella figura sul terreno.
Paolo Sargeni, il terzo straniero, il franco/canadese con passaporto italiano, migliora anch’egli abbastanza velocemente e già dai prossimi giorni è atteso il suo rientro a pieno potenziale.
Per l’altro imported player a disposizione, sensibilizzato “spontaneamente” il rientro negli Stati Uniti del DB Heard, il suo posto è ancora vacante, ma ci sono almeno 3/4 profili che il coaching staff sta valutando per sostituire il colored georgiano non risultato all’altezza delle aspettative di questo campionato. Al momento ogni possibilità è in fase esplorativa e ben presto, ci auguriamo, che la matassa sia dipanata completamente e che i Carpanelli Warriors possano contare sulla collaborazione di due americani e di un oriundo come il regolamento prevede e concede a chi ne vuole approfittare.
Gli allenamenti continuano con intensità nelle serate previste e sta anche tornando la voglia della trasferta che, in occasione del campionato passato in seconda divisione, al di là del disagio del lungo viaggio, ha contribuito anche ad amalgamare maggiormente i ragazzi.
C’è da dire a questo proposito che sono talmente poche le new entry che non c’è bisogno di coinvolgere molte persone nuove, ma anche solo gli stranieri hanno certamente il bisogno di conoscere lo spirito goliardico della partita in itinere.
I prossimi avversari saranno i Giants Bolzano, con un rullino di marcia immacolato, tre vittorie in tre incontri. Già queso sarebbe sufficiente a sottolineare l’insidiosità di una trasferta in Alto Adige che potrebbe apparire proibitiva per gli ultimi rientrati ad altissimo livello dalle serie minori. Malgrado ciò, il Team sa bene che ogni partita è una storia a sé e che nel football sono talmente tanti i fattori imponderabili che potrebbe succedere di tutto durante un confronto.
I ragazzi sono avvisati: non si possono più commettere errori e diventa obbligatorio approfittare delle possibili criticità degli avversari; per fare ciò, l’unica terapia possibile è quella di aumentare l’intensità degli allenamenti e di eliminare il più possibile il margine di errore. Facile a dirsi, più complicato da fare, ma basta anche solo una possibilità su 100 per giustificare il sacrifico massimo per ottenere il risultato.
Ufficio Comunicazione Carpanelli Warriors Bologna