Ai GLS Dolphins Ancona il derby delle Marche

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Un perentorio 42-0 che lascia pochi dubbi su chi abbia meritato la vittoria, nonostante l’impegno dimostrato fino all’ultimo secondo di gioco da parte dei ragazzi di Coach Giorgio Gerbaldi.

In cattedra, oggi più che mai, è salito il quarterback americano Josh Dean che dopo aver preso le misure alla pur valida difesa pesarese, l’ha mandata completamente in tilt con un continuo mix di corse, lanci e relative finte risultato letale per i suoi avversari.

C’è voluto però un po’ di tempo, come dicevamo, dato che nel primo quarto, chiusosi sullo 0-0, a meritare erano stati più gli UTA, accorti e precisi in difesa quanto efficaci in attacco grazie soprattutto alle corse di Alex Germany e della safety, trasformatasi in più di una occasione in running back, Cody Quinn. Azioni palla in mano, brevi ma efficaci, volte a guadagnare costantemente yard e a chiudere down senza eccessiva foga ma che alla fine non hanno portato touchdown, complici anche i due field goal sbagliati dal kicker Pierluigi Canuti.

Dal secondo quarto la svolta: trovatosi sul quarto down a poche yard dalla meta, e visti entrare sul campo diversi ragazzi dello special team, Dean ha rimandato tutti indietro, si è fatto carico di giocare la palla e come un coltello nel burro si è infilato nella linea degli Uta fino a giungere in end zone.

Da qui la situazione per l’attacco guidato da Aldo Fiordoro si è fatta complicata come non mai, complice un ritorno completamente sbagliato dai compagni dello special team, che ha costretto il quarterback pesarese a giocare un intero drive incassato a poche yard dalla propria end zone, situazione che gli ha impedito di chiudere il down.

Da questo momento Dean ha tirato fuori due passaggi in touchdown. Il primo per Tommaso Mosca, il secondo per il giovane Antonio Nocera, alla prima ricezione che vale sei punti realizzata in prima squadra.

Nel terzo e nel quarto periodi di gioco invece va detto che entrambe le squadre hanno guadagnato e perso yard troppo spesso per falli tecnici se non addirittura violenti. Una situazione che ha continuamente spezzato il gioco e che nel finale di partita ha costretto addirittura gli arbitri ad espellere un giocatore di Pesaro.

Ciò nonostante i Dolphins sono comunque riusciti a realizzare altri tre touchdown. Il primo ancora con Mosca, il secondo ed il terzo con due giovani: Alessandro Clementi e Emanuele Gianfelici, con Dean che ha chiuso il match con una meta personale e ben sei realizzate passando la palla.
Tutti i touchdown hanno poi visto l’extra point realizzato da Cristiano Brancaccio, eccetto che uno. Poco male perché a riportare il punteggio sulla tabellina del sette ci ha poi pensato Dean con una corsa extra da due punti.

Sul fronte pesarese le pur valide corse di Germany sono valse poche yard guadagnate, mentre i tentativi di passaggio verso Matteo Spada, Gerardo Frazzetto e Mattia Gualandi sono stati annullati dalla difesa anconetana.

La prossima settimana i Dolphins giocheranno di domenica, alle ore 16. Ospiti al Nelson Mandela saranno i Seamen Milano campioni d’Italia.

Ufficio Stampa Dolphins Ancona

Foto Claudio Bugatti

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