L’Italia, spietata sia in attacco che in difesa, si aggiudica la sfida contro la Svizzera per 43 a 8.
Splende il sole sul KPRO Stadium Arcoveggio di Bologna, palcoscenico perfetto per l’esordio internazionale della nostra Nazionale in questo 2018. Il 3. Alps Bowl, classica amichevole tra Italia e Svizzera, si apre con il kick off dell’Ass. allo Sport del Comune di Bologna, Matteo Lepore e poi è l’Italia a partire in attacco dalle proprie 30 yard offensive dopo una buona corsa di Danilo Bonaparte. I primi brividi a un minuto dall’inizio della partita, con il QB azzurro, Luke Zahradka, che spara una bomba nelle mani di Giacomo Bonanno che si ferma a pochi centimetri dall’endzone. Questione di pochi secondi e sarà Gregorio Barbagallo a ricevere in endzone per i primi punti della partita. La trasformazione di Stefano Di Tunisi va a segno: 7 a 0 Italia. La Svizzera non sta a guardare, e alla prima azione offensiva semina il panico tra le fila della difesa azzurra con una gran corsa di Christian Noah fino alle 40 yard azzurre. Ma è solo un lampo, perché con tre placcaggi devastanti gli azzurri spengono il drive dell’attacco rossocrociato. Ripartono gli azzurri, dunque, ma questa volta l’attacco italiano è costretto al punt, che termina a metà campo, regalando alla Svizzera un’ottima posizione di partenza. L’Italia cambia regia e mette in campo Tommaso Monardi, che tiene in gioco l’Italia a lungo per poi chiudere con un gran lancio in touchdown su Giacomo Bonanno. Matteo Felli converte calciando tra i pali e il vantaggio dell’Italia aumenta proprio sullo scadere del primo quarto di gioco: 14 a 0. La formazione svizzera non riesce a trovare varchi nella difesa azzurra, che fa buona guardia annullando sia i giochi di corsa che quelli aerei.
L’offense del Blue Team appare determinata ed estremamente efficace: Luke Zahradka si alterna a Monardi e regala uno spettacolo aereo di assoluto pregio. Tanti i ricevitori sui quali può contare, come Ismail Lamamra, Michael Gentile o ancora Giacomo Bonanno, che mette a segno il terzo TD dell’incontro, il secondo personale. Questa volta il punto addizionale non riesce: 20 a 0. Grande il lavoro svolto dalla nostra linea d’attacco che consente ai due QB fino ad ora schierati di scegliere il bersaglio con calma e grande precisione. Una safety della difesa italiana arrotonda a 22 il punteggio, quando mancano poco meno di 3 minuti alla pausa di metà partita. L’Italia non perdona in attacco e, di nuovo con Monardi in regia, questa volta il TD pass è nelle mani di Simone Allinovi. Matteo Felli non sbaglia e il vantaggio aumenta sensibilmente, 29 a 0 e si va negli spogliatoi.
Al rientro in campo, rapido cambio di possesso con gli elvetici che perdono palla al secondo tentativo. Monardi guida l’attacco fino in red zone ma il suo drive offensivo termina con un tentativo di field goal, ben bloccato dalla difesa svizzera.
L’attacco rossocrociato non riesce a superare il “muro” difensivo italiano ed è costretto per l’ennesima volta ad allontanare il pallone con un punt. L’Italia riparte dalle proprie 10 yard, con Zahradka nuovamente in campo. La posizione è decisamente critica e gli elvetici riescono a mettere a segno i primi punti con una safety: 29 a 2. La Svizzera prende coraggio e con un big play all’inizio del proprio drive offensivo si invola in endzone con una gran corsa di Antoine Brandt. Il tentativo di trasformazione da due punti non riesce e il tabellone segna 29 a 8. Pronta reazione del Blue Team che con Zahradka e le sue “cannonate” riporta rapidamente in endzone l’Italia. E’ Ismail Lamamra, questa volta, con due ricezioni spettacolari una dopo l’altra ad aumentare il vantaggio azzurro. Il calcio di Felli va a segno e siamo 36 a 8. Il terzo quarto di gioco si chiude senza altri sussulti, se non per qualche fallo di troppo che vizia irrimediabilmente il drive di attacco italiano, questa volta condotto da Monardi, in continuo tandem con Zahradka. Quando mancano 7 minuti al termine dell’incontro, ancora l’Italia a segno e di nuovo con la coppia Zahradka-Lamamra, più Felli per il punto addizionale: 43 a 8. A pochi minuti dal termine, spazio anche per il giovane Andrea Fimiani in cabina di regia, che mette in mostra le sue qualità ‘dual-threat’ con delle belle corse a guadagnare terreno per gli azzurri. Purtroppo, però, sono nuovamente i falli a negare la gioia di altri punti all’Italia, e si va al turnover con la Svizzera che prova il tutto e per tutto per ridurre il passivo, senza però riuscire a varcare la metà campo azzurra. Il tempo scorre veloce e la partita termina a punteggio invariato: 43 a 8 e grandi sorrisi per lo staff azzurro, che certamente ha visto una squadra compatta, con tante frecce diverse al proprio arco e tanti giovani in evidenza.
A premiare le squadre, oltre ai Consiglieri Federali Manfredi Leone e Gianluigi Baldini, anche il Delegato Provinciale del CONI, Stefano Galetti, il Presidente dei Braves Bologna, Stefano Capelli e Steve Cavazzuti, Presidente del Comitato Regionale FIDAF Emilia Romagna.
MVP dell’incontro Giacomo Insom (Defensive End azzurro)
Ufficio Stampa Fidaf
Foto Giulio Busi