A 40 giorni dal suo arrivo a Firenze siamo tornati ad intervistare l’Head Coach del Senior Team e Direttore Tecnico dei Guelfi Firenze, Brett Morgan. Il nativo della Florida ha iniziato ad imprimere il suo marchio alla prima squadra viola dal primo allenamento, svoltosi sul manto di erba sintetica del “Guelfi Sport Center” lo scorso martedì 26 settembre. In queste prime sedute, perlopiù di natura atletica, il focus è stato posto sul processo di “team building”, una delle chiavi del sistema Brett Morgan nel recente passato in Brasile e Turchia. Ecco quindi il risultato della nostra chiacchierata con il nuovo Head Coach e Direttore Tecnico dei gigliati.
Partiamo dalle selezioni giovanili impegnate nella regular season 2017. Li hai visti allenarsi e giocare, qual è la tua impressione su di loro e sui coaches che li stanno seguendo?
“Per prima cosa voglio parlare dei coaching staff: stanno facendo un lavoro fantastico con questi giovani giocatori, mettendo a disposizione una struttura importante e lavorando sulla loro mentalità, nonché impartendo nozioni rilevanti in quanto a tecnica e tattica. Vedendo le giovanili guelfe durante gli allenamenti e poi in partita mi sento di dire che il futuro è davvero luminoso per questa società visto che ho notato dei giovani davvero molto interessanti, con le capacità, un giorno, per fare la differenza anche in prima squadra”.
Parlami di cosa hai fatto in questo prime settimane di allenamenti con il Senior Team:
“Il nostro intero programma di off-season è stato programmato prima dell’inizio delle sessioni. L’avvio è stato sicuramente incoraggiante ed in questo momento ci stiamo dando da fare per mettere in piedi una squadra ben preparata sotto il piano atletico perché vogliamo presentarci al quarto finale di ogni partita in condizione migliore dei nostri avversari per poter finire in crescendo le gare. Parallelamente curiamo anche il team building, mettendo i giocatori dinanzi a delle situazioni dove è necessario collaborare per trovare soluzioni. La chimica di squadra è un aspetto di primo livello nel football americano ed in ogni altro sport dove si deve svolgere un compito in armonia con il resto del team”.
Vorrei avere la tua valutazione su Tony Dawson, nuovo quarterback dei Guelfi Firenze, così come sulla conferma di Mike Vannucci nello spot di oriundo:
“Non posso paragonare il nostro nuovo quarterback né a Danny Dobson né a Eddie Printz, due giocatori fantastici che hanno fatto grandi cose con questa maglia. Tony Dawson ha le sue caratteristiche che ne fanno un giocatore unico, è super dinamico ed instancabile. L’ex Houston Baptist University sa giocare molto bene rimanendo nella tasca ma sa anche mettersi in proprio con delle corse, ha un’intelligenza fuori dal comune e si sposa a meraviglia con il genere d’attacco che vogliamo implementare in vista del 2018. Penso che il californiano possa avere un grande impatto sulla squadra. Su Mike Vannucci invece dico che potrei andare avanti per più di un’ora parlando dei suoi tanti pregi. Nel 2017 è stato il miglior ricevitore del campionato e questo è dovuto sia al suo enorme talento che alla sua incommensurata voglia di vincere. Il newyorkese cura molto il suo fisico e la sua preparazione ed è un ottimo compagno di squadra. La sua conferma è stato il nostro primo obiettivo”.
Come ti sei trovato nel collaborare con lo staff dei Guelfi Firenze?
“Tutti quelli che fanno parte dell’organizzazione gigliata sono stati fantastici con me sin dal primo incontro. Quando ho chiesto di cambiare qualcosa non ci sono state obiezioni, tutti hanno fatto la loro parte eseguendo alla perfezione. Grazie a persone come Edoardo Cammi, Filippo Martelli e tutto il resto del gruppo abbiamo quello che ci serve per essere competitivi e sono sicuro che, grazie alla passione ed alla capacità di eseguire dello staff viola, aggireremo gli ostacoli che troveremo sul nostro percorso”.
Ufficio Stampa Guelfi Firenze