Si chiude a Francoforte la prima esperienza dei Cisalfa Seamen in Big Six che sarà ricordata non solo per l’epica vittoria sui Berlin Rebels, ma soprattutto per le emozioni che un evento di questa portata ha suscitato tra tutti i protagonisti in maglia blue navy. In riva al Reno i “Marinai” si sono trovati proiettati davvero in un altro universo, tastando con mano quanto gap sia stato scavato nell’arco degli ultimi anni tra il nostro football e quello tedesco, ancor più che in termini tecnici nella sua dimensione organizzativa come testimoniano i 6.500 fan accorsi all’evento e la professionalità con la quale lo stesso è stato curato in ogni dettaglio. Altro mondo che oggi appare, per tutto il movimento italiano, un pochino più vicino, sia per i risultati che per l’attenzione con la quale i Cisalfa Seamen hanno approcciato la doppia sfida tedesca, senza lasciare nulla al caso. Dal punto di vista agonistico il match ha vissuto su una fase di netto predominio dei padroni di casa, avanti 21 a 0 al primo cambio di campo, prima che Tony Addona e i suoi uomini trovassero stabilità grazie a un bel touchdown di Reece Horn (24 a 6 lo score all’half time). Nella seconda parte di gara spazio al turn over e alla prima realizzazione della stagione, in versione offensiva, di Paul Morant, a segno su ricezione alla fine del terzo quarto (31-12). La meta conclusiva degli Universe fissa il punteggio sul 38 a 12 e rimanda il ritorno di una squadra del Bel Paese sul più prestigioso palcoscenico continentale a data da destinarsi con la premessa che i Cisalfa Seamen, forti dell’esperienza, avranno modo di riprovarci. Il solo fatto di aver potuto vedere una nostra formazione affrontare una competizione di questo livello deve solo confortare sulle opportunità di crescita e sul sogno di vedere lo “spaghetti football” tornare a quei livelli che tutti auspichiamo.
Big Six 2017
Frankfurt Universe – Cisalfa Seamen Milano 38-12
(21-0 3-6 7-6 7-0)
Classifica:
Universe 1-0
Seamen 1-1
Rebels 0-1
Roberto Rizza
Ufficio Stampa Cisalfa Seamen Milano
Foto Dario Fumagalli