Trascorsa ormai oltre una settimana dall’ultima partita di campionato giocata contro i Giants Bolzano, solo oggi riusciamo a pubblicare qualcosa a proposito della peggiore giornata registrata da quando questa storica franchigia esiste, sicuramente la più difficile da metabolizzare dalla sua rifondazione: al di là della sconfitta sul campo con un “onorevole” 7-28, contro una delle compagini più attrezzate del campionato, i Grizzlies subiscono, infatti, la perdita di due giocatori fondamentali quali Ifrain Silot Pajan e Derrick Fofanah, entrambi per infortuni che li terranno fuori dal campo per il resto della stagione; “una situazione incredibile” sostiene il presidente Cicinelli “mai nella mia carriera di giocatore, né in quella di dirigente/allenatore, ho vissuto un periodo così sfortunato: Derrick e Ifrain si aggiungono al già lungo elenco di giocatori ormai fuori dai giochi per il resto del campionato: dal giovane e promettente DB Zerunian (ginocchio) all’esperto ricevitore Matthew Cunningham (spalla), entrambi infortunatisi la settimana prima del campionato, agli altri ricevitori Gargano (caviglia) e Cinque (spalla) usciti entrambi durante l’incontro con Pesaro alla seconda di campionato, per non parlare del centro titolare Gabriele Silvestri, infortunatosi nell’esordio di Milano e, dopo aver provato a rientrare, uscito definitivamente a Pesaro per varie complicazioni al ginocchio; domenica abbiamo visto uscire prima il LB Mariani per una distorsione alla caviglia, fortunatamente recuperabile in un paio di partite, poi Fofanah per la rottura del crociato anteriore, quindi il “missile cubano” per la frattura del perone … io non amo mettere in mezzo la sfortuna ma, sinceramente, non riesco a trovare un’altra definizione per questa vera e propria calamità che si è abbattuta su di noi in questi ultimi tempi”.
Eppure la giornata era iniziata sotto buoni auspici con la difesa che, rinforzata dal rientrante LB Matteo Silvestri, riusciva a fermare il primo drive offensivo degli altoatesini costringendoli al field goal, peraltro, sospinto fuori dal vento sostenuto. Nel prosieguo del primo quarto di gioco i bolzanini da una parte fermavano qualsiasi velleità offensiva dei padroni di casa, dall’altra colpivano con due “big play” sull’asse Willinghton-Bonacci, mettendo per l’ennesima volta in evidenza il tallone di achille del reparto arretrato capitolino, e portandosi al primo cambio di quarto in vantaggio di 14-0 grazie agli addizionali di Brighenti. Da parte capitolina da registrare qualche buona corsa di Silot Pajan e la giornata negativa di Watkins: in difficoltà sia per la pressione avversaria che nel timing con i suoi ricevitori il QB romano si vedeva intercettare da De Jesus sulle proprie 25 regalando così agli avversari una buona situazione di campo da cui scaturiva il secondo TD. Ad inizio secondo quarto si assisteva alla reazione dei romani che, con un lunghissimo drive nel corso del quale, dopo aver messo a segno una chiusura di quarto down con una splendida corsa, si infortunava Fofanah; ma l’uscita dell’americano non impediva ai Grizzlies di avvicinarsi alla end zone avversaria e di varcarla, infine, grazie alla corsa da 11 yards di Silot Pajan che, con l’addizionale di Bianco, accorciava le distanze sul 7-14. Con un Dula in grande spolvero, tornato a ricoprire un ruolo difensivo in sostituzione dell’infortunato Fofanah, la difesa degli orsi riusciva, nei restanti minuti del secondo quarto di gioco, ad opporsi alle folate offensive degli avversari, mentre l’offense di coach Dawson guadagnava terreno portando gli avversari, grazie ad un ottimo punt di Bianco, a partire dalle proprie 3 yards; la difesa bluarancio costringeva quindi gli altoatesini al punt che, complice il forte vento contrario, cadeva sulle 24 yards … ma un tocco “fantasma” di un difensore capitolino, ravvisato da un componente la crew arbitrale, regalava, è proprio il caso di dire, un nuovo primo down agli ospiti che, da una possibile situazione di difficoltà, avevano così la possibilità di sorprendere nuovamente il reparto arretrato dei romani con un TD pass da 60 yards di Willinghton per Gregorio che portava, grazie all’addizionale di Brighenti, lo score sul 7-21 con il quale si andava al riposo.
Ad inizio terzo quarto l’ennesima tegola si abbatteva sui Grizzlies con Silot Pajan che usciva dal campo in barella; giusto il tempo per assistere alla quarta segnatura dei Giants, anche questa propiziata da una lunga ricezione di Bonacci da Willinghton con quest’ultimo che finalizzava subito dopo con una breve corsa per 7-28 (EP good) e l’ambulanza lasciava il campo con lo sfortunato cubano alla volta del pronto soccorso. La partita riprendeva 35 minuti dopo e, nonostante il risultato rimanesse invariato fino al termine, regalava ancora momenti emozionanti soprattutto per la prestazione dell’orso Di Francia che dapprima intercettava sulle proprie 10 yards, quindi ricopriva un fumble del QB avversario ad una sola yard dalla endzone romana, annullando due limpide opportunità ai Giants di arrotondare ulteriormente il punteggio; dall’altra parte erano i capitolini ad avere l’occasione di accorciare le distanze ma un buon placcaggio su Ianniello, appena dentro la red zone altoatesina, provocava un fumble che veniva ricoperto dalla difesa ospite chiudendo di fatto l’incontro a punteggio invariato.
La vittoria ottenuta in casa dei Grizzlies, alla quale si è aggiunta quella di sabato scorso sul campo dei Guelfi Firenze, permette ora ai Giants di rimanere a ruota dei primi in classifica Rhinos, mentre lascia i Grizzlies nelle ultime posizioni insieme agli stessi Guelfi: “certo non era questa, sulla carta, la partita da vincere” afferma ancora Cicinelli “e purtroppo, alla luce delle pesanti perdite subite oggi, rimangono poche le squadre alla nostra portata, ma a questo punto non resta che stringere i denti e cercare di ottenere il massimo da questo fantastico, anche se esiguo, gruppo di giocatori: i ragazzi anche oggi hanno dimostrato grande carattere, lottando su ogni palla fino all’ultimo secondo”.
Dopo il turno di riposo dello scorso weekend gli orsi si apprestano ad affrontare i Panthers Parma, usciti nettamente vincenti sul campo dei Dolphins Ancona con un netto 31-14, anche se tra le fila dei dorici mancava il fortissimo QB Kasdorf: con 3 vittorie ed una sola sconfitta i parmensi fanno parte del quartetto delle pretendenti al titolo, insieme alle milanesi ed ai Giants Bolzano, ed affrontano la trasferta a Roma da favoriti, ma dovranno fare i conti con il grande carattere dei Grizzlies, poco disposti a fare la parte della vittima sacrificale.
Ufficio Stampa Grizzlies Roma