L’anno solare 2016 sta per concludersi, un 2016 che ha visto i Rhinos Milano tornare sul tetto d’Italia conquistando il 5° scudetto della loro storia con tanto di Perfect Season, Rhinos che per confermarsi anche nella prossima stagione col doppio impegno Europa-Italia hanno rinforzato vigorosamente il roster, il Vice Presidente Matteo Pella ha parlato proprio della campagna acquisti.
Rhinos scatenati sul mercato, a cosa sono dovuti questi importanti investimenti?
MP: Non è tutto oro quello che luccica! Sebbene negli ultimi anni si sia lavorato molto bene con le giovanili, la filiera di auto-alimentazione dei talenti che servono alla prima squadra non può ancora fornire quegli inserimenti che ogni anno servirebbero a completare il roster. Sarà cosi nel modello di gestione dei prossimi anni, ma avendo rinnovato le ambizioni sia per il campionato che in ambito europeo, l’unica condizione che coach Ault ci ha posto per il suo ritorno era quella di avere più completezza e più profondità nel roster visto che la prossima stagione non avrà praticamente BYE Week.
Un mercato così prepotente ha fatto storcere il naso a molte squadre rivali che vedono nei Rhinos una sorta di “piglia tutto”
MP: Presentarti come soggetto che intende portarti via un pupillo che magari è frutto di uno sviluppo di diverse stagioni non è mai simpatico, ci tengo a ringraziare in prima persona la quasi totalità dei presidenti/allenatori delle altre squadre che hanno capito la motivazione, in diversi casi sono stati addirittura contenti di poterci aiutare nel completamento di questa squadra, affidandoci i loro talenti. Quasi tutti hanno avuto delle richieste ragionevoli per quanto riguarda prestiti o cessioni, quindi un grazie a tutti quelli che saranno in prestito: cercheremo di restituirli migliorati e ancora più formati dalle sfide che affronteremo quest’anno.
Cosa avete imparato da questa importante campagna acquisti?
MP: Che fortunatamente le motivazioni ad accettare di misurarsi in un progetto sportivo ambizioso sono ancora sane per una buona parte dei giocatori: voler far parte di un progetto che in questo momento è più intenso di altri, potersi allenare e migliorarsi con un coaching staff tra i più completi in Italia.
Mi duole invece riscontrare che è crescente la fetta di quei giocatori che sono convinti di poter e di dover essere pagati come dei professionisti (parliamo di pretese vicine ad uno stipendio medio italiano!) pur non essendo in questo sport richiesto un impegno né quantitativamente né qualitativamente assimilabile a quello di un professionista. Ritengo certe richieste un insulto nei confronti di chi si guadagna uno stipendio lavorando 8 ore al giorno. Non a caso questo tipo di giocatori non è arrivato a Rhinos.
Come questa campagna acquisti è stata presa dagli attuali membri della squadra?
MP: Mi rifaccio alla riposta sul perché arrivano nuovi giocatori e allenatori: non sono soggetti che abbiamo inserito perché non vanno bene quelli che già abbiamo, si tratta di aggiungere valore e forza alla squadra! In una stagione così lunga anche un infortunio ci potrebbe mettere in crisi se non avessimo profondità di roster. Tutti quelli che hanno fatto parte del progetto 2016 come normale che sia, si giocheranno il loro posto in depth chart, chi sarà più forte e più in forma giocherà di più: sarà una decisione esclusivamente degli allenatori!
Il nostro ruolo come dirigenza è quello di attrezzare una squadra che sulla carta possa essere competitiva su tutti gli obiettivi sportivi, mi rifiuto di credere che qualcuno possa pensare che questo non è il bene della squadra. Il bene dei Rhinos è più importante del bene di ciascun singolo, questo approccio ci ha portato a vincere l’anno scorso, non vedo perché dovremmo cambiare.
Ufficio Stampa Rhinos Milano