GLS Dolphins Ancona, intervista a Mattia Panti

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Molti ragazzi dei GLS Dolphins Ancona Under 19 hanno già giocato una o più stagioni in prima squadra. Molti addirittura da titolari.

Tra questi Mattia Panti, da cui ci si aspetta una stagione da protagonista assoluto vista l’esperienza maturata nella massima divisione italiana la scorsa primavera.

Diciotto anni, con esperienza triennale sui campi, nella vita di tutti i giorni ufficiale della marina mercantile, il numero 54 ha le idee ben chiare su prima squadra, giovanile e cosa crea e cosa non crea un team vincente.

Allora Mattia come hai scoperto il football?

«Il mio amico Brian Lorenzi mi ha detto perché non andiamo a provare? Ci è piaciuto e siamo rimasti entrambi».

In che anno hai iniziato ed in quali ruoli sei stato impiegato in questi anni?

«Era il 2016. Da allora ho giocato linebacker prima e in offensive line e defensive line poi. In prima squadra ho debuttato a sorpresa come linebacker a 18 anni ma sono utilizzato soprattutto come offensive line. Tanto che l’anno scorso sono stato titolare e sono pure giunto in nazionale under 19».

Una bella soddisfazione, immaginiamo, quella di giocare per le giovanili del Blue Team.

«Assolutamente sì. Anche li sono partito titolare ma poi abbiamo giocato un po’ tutti. E’ stato un vero onore vestire la maglia azzurra per di più contro una selezione americana».

Cosa ti piace del gioco del football?

«Mi piace la fisicità e l’esplosività del gioco. Ma questo non è tutto. Dietro ci sono schemi e tattiche incredibili. Vedo il football come una partita a scacchi. Solo molto più violenta. Poi mi piacciono molto i meccanismi e la sincronia che si instaurano con gli altri compagni di squadra».

E’ importante per te vincere?

«Sì ma vedo la sconfitta come una maniera per crescere e migliorarsi. Lo scorso anno dopo la batosta subita contro I Warriors Bologna (52-0, ndr) anziché demoralizzarci e piangere abbiamo analizzato tutto ciò che non è andato, dove abbiamo sbagliato, in cosa migliorare. Così al ritorno abbiamo perso 16-23 lottandola, e poi siamo giunti in finale diventando vice campioni d’Italia».

Dopo un mese di allenamento come vedi i Dolphins Under 19 del 2018?

«Stiamo andando molto bene. La squadra c’è. Ha una base molto solida sulla quale lavorare e lo stiamo facendo. Stiamo lavorando molto duramente».

E vedi chance di tornare in finale e giocare il Bowl di categoria?

«Una cosa alla volta. La nostra division è molto tosta. I Warriors li conosciamo lo scorso anno sono stati la nostra bestia nera. Gli Hogs Reggio Emilia sono molto forti. I Red Jackets Sarzana sono per noi una incognita e dunque dovremmo prenderli con le molle e mai e poi mai sottovalutarli. Credo tuttavia che possiamo giungere ai play off e da lì giocarci tutto come fatto lo scorso anno. Sono molto ottimista a riguardo».

Oltre all’esperienza di gente che gioca da oltre dieci anni, quali differenze maggiori riscontri tra il giocare nelle giovanili ed in prima squadra?

«Mi trovo bene in entrambi i contesti ma nella under 19, essendo tutti della stesso range di età ci si intende meglio e si riesce a condividere interessi molto più simili».

Comunque il tuo obiettivo è quello di giocare a lungo.

«Assolutamente sì. Voglio giocare finché potrò, Mi diverto troppo ed è un gioco bellissimo».

 

Ufficio Stampa Dolphins Ancona

Foto Claudio Bugatti

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