I Giaguari si fermano a Milano

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Finisce a Milano la stagione dei Giaguari Torino, sconfitti dai Seamen con il punteggio di 49-9.

La prima partita di playoffs dei giallo neri  dal ritorno alla massima serie è sembrata essere la rappresentazione massima di quello che è stata l’intera stagione dei torinesi, colpiti da mille sventure ma ugualmente capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Si, perché ad un certo punto, verso la metà del secondo quarto, gli uomini del Presidente Roberto Cecchi stavano giocando con il terzo quarterback diverso della giornata, con l’unico import in campo di fatto su un solo piede e con i giocatori “superstiti” che pure continuavano ad infortunarsi un gioco dopo l’altro, eppure il punteggio recitava 7-7 prima e 14-9 poi.

Il carattere, la grinta e la capacità di reagire agli episodi negativi, quella che ha permesso ai Giaguari di raggiungere i playoffs, ha tenuto anche ieri in partita la squadra per un quarto e mezzo.

Poi, come inevitabile, la superiorità e la maggior freschezza degli avversari ha preso il sopravvento, e il risultato finale è stato forse fin troppo penalizzante per quello che si è visto sul terreno di gioco.

Pronti via e Seamen avanti: in un drive giocato dall’inizio alla fine sull’asse Zahradka – Horn, il duo di import offensivi dei Seamen, l’ultima ricezione del numero 18 porta i Seamen avanti 7-0.

I Giaguari provano a reagire, non hanno nulla da perdere e su una situazione di quarto down e lungo provano la sorpresa giocando una finta di punt in cui Andrea Morelli pesca Alessandro Mella sulla sideline. Sarebbe primo down per coach Riccardo Merola & co., ma il gioco riserva invece una doccia fredda per i  Giaguari: una discutibile penalità nega il primo down, e, peggio ancora, Andrea Morelli, colpito dopo il rilascio dell’ovale sul lancio, si infortunia ad una spalla cadendo male a terra.

Nell’apoteosi delle congiunzioni astrali negative Francesco Ferraris, l’unico altro quarterback a roster dei torinesi, è squalificato (e anche sull’episodio che ha portato alla perdita del numero 4 nella partita contro i Grizzlies Roma si potrebbe aprire un capitolo di “bad fortunes” football) e così in cabina di regia ci si inventa Tamsir Seck, ottimo giocatore, ma che di mestiere fa il ricevitore.

I Seamen, riconquistata palla dopo la finta di punt sopra descritta, avanzano indisturbati fino alla linea delle cinque yard dei Giaguari: lì però arriva il primo big play di giornata della difesa torinese: un lancio di Zahradka viene deviato e il più lesto a raccogliere l’ovale per aria è Matt Conroy: il linebacker americano dei Giaguari stringe i denti per l’infortunio alla caviglia e prova a galoppare verso la endozone dei Seamen, ma viene rimontato da Bonaparte e si ferma sulle venti yard circa.

Tamsir Seck riesce a portare i suoi a ridosso della goal line milanese, ma quando sembra fatta anche lui si fa male (seppur solo in maniera temporanea) e i Giaguari devono inventarsi un terzo quarterback, nell’occasione Nicola Scaramuzza: il bravo ricevitore non è ovviamente abituato a ricevere gli snap dal centro, e nel gioco successivo commette fumble sullo scambio della palla all’avvio dell’azione: sfumano così i primi possibili punti per i Giaguari.

E’ la difesa però a salire ancora sugli scudi e a mettere sul tabellone punti preziosi: di lì a poco infatti Davide Capello colpisce il quarterback milanese dentro la propria end zone costringendolo a perdere palla, Davide Cacciolatto è il più lesto di tutti a ricoprirla e i Giaguari impattano a quota 7.

I Seamen ritrovano l’allungo sempre grazie alla premiata ditta Zahradka – Horn, mentre i Giaguari fanno fatica in attacco, dove i milanesi sanno bene che l’unica possibilità per loro è correre, e così arriva un punt che però, ringraziando l’import difensivo dei Seamen Paul Morant, che decide di ritornare la palla praticamente a ridosso della propria goal line, costringe i marinai a partire dalle proprie due yard.

E qui arriva un’altra bella giocata della difesa dei Giaguari, che mettono a segno una safety con Capello, aggiungendo altri due punti al carniere torinese.

Per un attimo allo stadio Breda di Sesto sugli spalti è iniziato a serpeggiare un po’ di nervosismo tra i tifosi dei Seamen, che erano sì ancora avanti per 14-9, ma erano costretti dopo la safety a restituire palla ai Giaguari, e visto come la partita si era svolta fino a quel momento la sicurezza iniziale iniziava a vacillare.

L’ultima giocata descritta però è stata una sorta di canto del cigno per i Giaguari, che hanno voluto dimostrare di essere squadra e di voler onorare l’impegno playoffs al meglio, ma che anche se la partita fosse ancora lunga, non ne avevano più.

I Seamen prendono il largo nella seconda metà del secondo quarto, chiudendo la frazione sul 28-7.

Nel secondo tempo lil gap si dilata ulteriormente, fino al 49-9 finale che, come detto, è forse troppo penalizzante per i Giaguari visto quello che il campo ha mostrato.

Poco cambia comunque in una sconfitta, che resta tale, ma che fa sicuramente sperare nel futuro: i tanti giovani costretti a giocare più del dovuto a causa degli infortuni hanno fatto una grande esperienza, e a livello caratteriale la squadra ha dimostrato di essere in grado di reggere a qualsiasi circostanza: ora l’estate arriva come una manna per recuperare dai tanti infortuni, ma siamo certi che a Settembre, alla ripresa degli allenamenti, i Giaguari Torino saranno nuovamente pronti a ruggire e a graffiare come se non più di quest anno.

Ufficio Stampa Giaguari Torino

Foto Dario Fumagalli

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