Guelfi: Il bilancio finale di Eddie Printz

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Il quarterback, si sa, ha sempre un posto speciale in ogni squadra e con Eddie Printz non è stato diverso. Il classe ’94 di Marietta, sobborgo di Atlanta, si è dimostrato da subito all’altezza delle previsioni e ha saputo orchestrare nel migliore dei modi l’attacco viola grazie ad un braccio super potente e preciso che gli ha concesso di servire con facilità tutti i principali bersaglio del parco ricevitori dei Guelfi Firenze, tanto da rendere il suo attacco il 2° più efficace su situazione di lanci. Come se non bastasse il georgiano ex Missouri Tigers e Texas State University Bobcats (due programmi NCAA Division I) si è piazzato sul secondo gradino del podio anche nella classifica di yards lanciate in regular season (2329), a sole 7 lunghezza da Dustin Hawke Willingham dei Giants Bolzano.

Senza ulteriori indugi vi proponiamo l’intervista al numero 3 dei gigliati, che ha chiuso la sua prima stagione al di fuori degli usa con: 20TD pass e 3TD su corsa.

Che bilancio hai fatto su questa stagione?

“Penso che, come squadra, avremmo potuto vincere qualche partita in più. Ci abbiamo messo un po’ a carburare e questo alla fine si è dimostrato decisivo. Se avessimo ingranato prima forse il nostro record sarebbe stato diverso e ci avrebbe permesso di giocarci qualcosa di più della salvezza nella seconda parte di stagione”.

Sei soddisfatto del livello di performance nel tuo anno da rookie fra i professionisti?

“Sì, sono contento di quanto fatto in questo prima stagione nel mondo dei professionisti, mi sono goduto ogni minuto di questa annata. A dispetto del nostro record di 2-8 sono molto felice di come si è comportato l’attacco durante le 10 partite disputate”.

2° nelle yards lanciate. Lo descriveresti come un grande traguardo?

“Devo essere onesto: ho sperato fino alla fine di giungere al primo posto in questa speciale categoria statistica e non avercela fatta per una manciata di yards mi lascia un po’ di amaro in bocca. Complimenti comunque a Willingham, sta disputando una grande stagione”.

Parlami un po’ del pacchetto offensivo della squadra:

“La linea d’attacco viola è veramente molto forte e dà tutto in ogni situazione di gioco. I ricevitori hanno sempre lavorato a testa bassa per tutta la stagione, migliorando moltissimo dalla prima all’ultima partita; mentre i running back si sono dimostrati affidabili”.

Pensi che nel futuro proverai ad implementare il tuo gioco di corse?

“Come già detto sono un quarterback con uno stile classico e quindi non penso di volermi snaturare per aggiungere al mio mazzo questa carta che mi porterebbe lontano dal giocatore che sono”.

Hai un ricordo che ti piacerebbe condividere con i nostri tifosi?

“Il mio momento preferito è stato il dover bere la birra tutta d’un fiato con Christian “Death” Petrucci dopo la nostra vittoria sul campo degli UTA Pesaro. Quella fu una grande vittoria di squadra, la prima in stagione e quel modo di festeggiare è stato senza prezzo”.

Matteo Angiolini
Ufficio Stampa Guelfi Firenze

Foto Lisa Giannini

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